28 aprile 2021
Un mercato in costante tensione, ma con una volatilità delle quotazioni più contenuta. È questo che Cesare Pasini, vicepresidente di Feralpi Holding, si aspetta per il rottame nelle prossime settimane.
Ospite del convegno di siderweb e Consorzio RICREA “Materie prime, chi vince e chi perde la sfida del futuro”, Pasini ha evidenziato che il mercato è influenzato da una richiesta di rottame sempre crescente a livello mondiale, anche a fronte di un aumento della domanda che manterrà costante la richiesta dei produttori.
Lo sguardo del vicepresidente di Feralpi Holding si è proiettato però anche al futuro, dal momento che la principale materia prima della siderurgia italiana è al centro delle dinamiche internazionali di cambio del mix produttivo. «Ormai quando si parla di rottame bisogna avere uno sguardo mondiale e non solo italiano. Con l’affermarsi della green economy e della tendenza alla circolarità, l’incidenza dei cicli integrali è destinata progressivamente a ridursi a vantaggio del forno elettrico. È quindi evidente che il consumo di questa materia prima aumenterà, con conseguenze e distorsioni particolarmente intense».
Per l’Italia basta pensare ai progetti presentati per Taranto e Piombino, che potrebbero influenzare in maniera importante l’assetto siderurgico nazionale.
Per la tutela di questa materia prima Pasini, però, guarda direttamente all’Europa: «È auspicabile che la Commissione europea tuteli questa sorta di miniera che abbiamo costituito con decenni di attività industriale. Dobbiamo proteggerla dai fenomeni di esportazioni selvagge, che hanno spesso come meta Paesi con una sensibilità ambientale non certo simile a quella dell’Ue».
Per il vicepresidente di Feralpi Holding la tutela è anche da leggersi in tema di circolarità. «È certo possibile usare materiali come HBI e DRI nel forno elettrico in alternativa al rottame, ma questi derivano da materie prime vergini, pertanto non si inseriscono nella catena virtuosa del riciclo. Sebbene per alcune produzioni di qualità non si potrà fare a meno di usarle, ritengo che la prima priorità resti comunque tutelare il primo passaggio di una catena di economia circolare, anziché lasciarlo in balia di altri».
In chiusura di intervento Pasini ha anche rimarcato come i produttori abbiano avuto bisogno di verticalizzarsi nell’approvvigionamento con controllate per le proprie forniture, e poter gestire meglio le proprie esigenze, colmando dei buchi presenti nel mercato. «Il fabbisogno medio mensile di un produttore è di 120mila tonnellate, senza contare i colossi; la capacità media di conferimento di operatori di media entità è di 5mila tonnellate: è evidente che ci si trovi in una situazione di scompenso».
Pasini, infine, ha fatto un appello perché ci sia una crescita di filiera in ambito solidale anche per il rottame. Servirebbe un’ulteriore evoluzione del sistema, «come Feralpi abbiamo introdotto nuovi protocolli digitali per la selezione sia del materiale che dei fornitori, anche perché rottame di migliore qualità implica meno emissioni».
23 gennaio 2025
Dallo scorso aprile, i prezzi di gas ed energia elettrica hanno imboccato un corridoio rialzista. Siamo ben lontani dai picchi toccati ...
Lascia un Commento