3 dicembre 2020
Un anno altalenante il 2020 dal punto di vista del mercato, con vendite a ondate per il ripristino delle scorte, sempre tenute molto basse a causa dell’incertezza dovuta alla pandemia. Ma che ha visto AFV Beltrame siglare anche un importante e inedito accordo commerciale con Ferrosider di ORI Martin. «Si tratta di un puro contratto di trasformazione – ha illustrato Enrico Fornelli, direttore commerciale di AFV Beltrame -: forniremo a Ferrosider piani di laminazione trimestrali in base alle esigenze di mercato. Non è stato difficile raggiungere un’intesa, dato il grande interesse reciproco: da parte nostra, per la volontà di rafforzare la nostra posizione di leader sul mercato europeo dei laminati mercantili; da parte loro, per la possibilità di dedicarsi in modo pieno e mirato allo sviluppo del loro core business».
Intervenendo all’ultimo appuntamento di Bilanci d’Acciaio, quello dedicato alla filiera del Nord Est, Fornelli ha spiegato anche come l’operazione sia stata accolta dal mercato (quelli più toccati sono quello italiano e tedesco; in modo marginale quello francese). «Per ovvie ragioni, non abbiamo registrato alcuna forte avversione. Crediamo, e lo spiegheremo man mano a tutti gli operatori che stiamo incontrando, che un mercato libero ma più regolato e ordinato sia un vantaggio per tutti». L’anello più debole è quello della «distribuzione. Non per colpa loro, ma di noi produttori. Sta a noi il compito di ricercare formule per migliorare».
Proprio la distribuzione, insieme al commercio di rottame, è uno dei reparti della filiera che ha visto peggiorare in modo più sensibile le proprie performance nel 2019 secondo l’analisi di Bilanci d’Acciaio. «La produzione, che negli anni scorsi era il cluster peggiore, è risalita. Probabilmente si è aggiornata. Ora credo sia necessario un cambiamento anche in questi due importantissimi attori de nostro settore, che forse potrà passare dall’aggregazione» secondo Fornelli.
Certo per tutti il 2020 è stato un «anno tremendo, anche dal punto di vista umano. Voglio quindi ricordare tutti gli operatori e gli amici che non ci sono più». A soffrire di meno è stato il mercato svizzero e rumeno; più difficile, per Beltrame, la gestione delle operazioni in Franci e in Italia. «Sul mercato domestico abbiamo perso volumi per il -10-12%, sui mercati esteri per il -7-9% nel 2020».
Quanto al 2021, «la visibilità è ridotta, ma siamo inevitabilmente ottimisti e sicuri di poter iniziare a mettere a frutto accordi e strategie adottate. Certo, la prima parte dell’anno sarà sicuramente la più difficile» ha concluso Fornelli.
Elisa Bonomelli
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