8 settembre 2020
Prezzi siderurgici verso i massimi pre-Covid, con l’unica eccezione dei prodotti inossidabili. Questo il messaggio di fondo passato dal Chief Analyst di siderweb Achille Fornasini nel corso del nuovo appuntamento online con il webinar “Mercato & Dintorni”.
Andamento rialzista emerso dall’analisi tecnica che è allineato, e forse persino più ottimista, con quanto emerso nel consueto sondaggio tra i partecipanti al webinar, che hanno previsto entro la fine del mese incrementi superiori ai 9 euro la tonnellata per rottame e tondo e addirittura vicini ai 13 euro la tonnellata per i coils a caldo.
Secondo l’analisi di Fornasini, il trend rialzista coinvolge non sono Italia ed Europa, ma tutti i principali mercati siderurgici, sospinto anche dall’andamento del tasso di cambio del dollaro, che si è deprezzato nei confronti delle principali valute mondiali. Un elemento che, sebbene abbia reso più difficoltoso l’export, ha fornito vantaggi competitivi negli acquisiti di materie prime e prodotti semilavorati.
«Il minerale di ferro ha ormai accantonato la parentesi Covid, e dopo un +53,4% di crescita dai minimi ha fatto segnare massimi superiori a quelli visti nei primi due mesi dell’anno» ha rilevato l’analista.
I primi prodotti siderurgici a beneficiare di questo trend sono stati i coils a caldo, che sulla piazza di quotazione di Shanghai hanno fattore registrare un recupero del 30% riportandosi addirittura sui prezzi del 2019, «con il potenziale, nonostante l’ipercomprato, di raggiungere persino i livelli di prezzo del 2018» ha rimarcato Fornasini, indicando che la tendenza delle quotazioni Black Sea è armonizzata a quella del mercato cinese.
A cascata, quindi, anche i prodotti derivati come lamiere e tubi sembrano destinati, a fronte del consueto gap temporale, a intraprendere il medesimo sentiero di crescita.
Un fenomeno analogo sebbene con ritmi più blandi si sta vendendo anche per quanto riguarda i lunghi, con il tondo per cemento armato a guidare la risalita dopo una fase laterale, seguito dagli atri prodotti.
«Più complessa la situazione dell’inox, ancora in crisi di domanda come confermano gli scambi di rottame inossidabile. Qui la situazione è ancora depressa nonostante il robusto andamento delle materie prime, in particolare il nickel che, dopo essere tornato al 2018 come quotazioni, mi aspetto che ora vada verso una correzione».
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Davide Lorenzini
17 marzo 2025
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana.
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