8 settembre 2020
L’incertezza, che è anche la somma di una pandemia mondiale e della lenta concretizzazione delle misure governative di supporto e finanziamento all’industria, non mina la positività di Barbara Beltrame: «La situazione generale e del nostro gruppo sta migliorando di giorno in giorno, in Europa il consumo si sta stabilizzando. Resta difficile prevedere cosa accadrà nel 2021, ma sono ottimista» su una forte ripresa del mercato.
La vicepresidente di Confindustria nazionale con delega all’internazionalizzazione e membro del board del Gruppo Beltrame, intervistata dal direttore generale di siderweb Lucio Dall’Angelo nel corso del webinar "Mercato & Dintorni", ha sottolineato anche che «ci sarà sicuramente una crescita dei prezzi. Tutte le materie prime, in particolare i non ferrosi, sono aumentate pesantemente. Sta influenzando le quotazioni anche la ripartenza del mercato cinese, soprattutto per il minerale di ferro. Speriamo che il trend prosegua, a nostro vantaggio».
Durante il picco della pandemia, AFV Gruppo Beltrame si è mosso in modo diverso in Europa: nel lockdown, in Italia, a Vicenza, sono continuate le spedizioni, mentre le sedi di Torino e Arezzo sono state chiuse; in Francia, lo stabilimento è stato chiuso e poi riaperto a metà maggio; le divisioni in Svizzera e Romania sono sempre rimaste operative, «con una estrema attenzione alla sicurezza del personale».
Proprio il mercato estero e l’export sono stati «essenziali e preziosi per compensare il crollo della domanda interna, consentendoci di difendere il nostro mercato e di mantenere i nostri clienti. Che, gli va riconosciuto, hanno sempre onorato le scadenze dei pagamenti, permettendoci di avere la liquidità necessaria a mantenere le nostre attività ordinarie». In un sostegno reciproco.
Lo stesso che Barbara Beltrame sta riscontrando a livello istituzionale nel proprio ruolo confindustriale. «Riusciremo sicuramente a fare sistema – ha assicurato -. Senza scendere in dettagli politici che non mi competono, la collaborazione istituzionale è fondamentale. Il governo e il Paese non possono andare avanti senza il tessuto produttivo, e viceversa. Dobbiamo trovare un tavolo di scambio. Sto intrattenendo ottimi rapporti e ci sono buone prospettive per il futuro».
Futuro che, anche nel settore siderurgico, potrebbe portare a operazioni di «fusione e acquisizione. L’importante è che non abbiano fini speculativi. Tutti i grandi gruppi siderurgici nazionali sono a base familiare, noi siamo alla quinta generazione – ha ricordato Beltrame -. Riesce a resistere solo chi innova e si rinnova: penso a manager internazionali, a investimenti 4.0, che anche noi come gruppo stiamo implementando».
8 novembre 2024
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