22 novembre 2019
Un nuovo piano industriale. Un possibile coinvolgimento pubblico. Un rinvio dell’udienza del 27 novembre.
Questi i punti fissi dell’apertura del negoziato tra il governo italiano e ArcelorMittal per rilanciare il polo siderurgico di Taranto.
«Abbiamo convenuto di avviare immediatamente una interlocuzione. Un percorso per elaborare un nuovo piano industriale - ha spiegato il Premier Giuseppe Conte al termine del vertice di quattro ore con Lakshmi e Aditya Mittal -. Il piano industriale, che deve essere sostenibile, sarà un piano transizione anche energetica per risanamento ambientale. Per questo viene valutata possibilità di un coinvolgimento pubblico. I dettagli che sono molti e complessi sono ancora in discussione. Abbiamo dato la disponibilità a sostenere questo processo con misure sociali in accordo con le associazioni sindacali. Ma il punto fermo è garantire massimo livello occupazione».
Le trattative si sono quindi ufficialmente riaperte ma, come ha detto il premier, al momento nessun accordo è stato ancora raggiunto
«Speriamo di raggiungere l’intesa in tempi brevi - ha spiegato Conte - ma per far questo bisogna arrivare ad un rinvio dell’udienza del 27 novembre, lasciando comunque inalterato il diritto di difesa. ArcelorMittal assicurerà in questa fase negoziale la continuità produttiva in maniera regolare».
Sulla questione scudo penale Il premier si è detto più concentrato all’ottenimento del miglior piano possibile per Taranto, glissando di fatto la domanda dei giornalisti.
14 marzo 2025
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