21 novembre 2019
Prima il Consiglio dei ministri, poi, stasera tutti insieme a cena. L’iniziativa è di Giuseppe Conte, che ha chiesto ai componenti dell’esecutivo di sedersi insieme a tavola dopo aver discusso (e magari continuare a farlo) la strategia con la quale affrontare il vertice di domani con ArcelorMittal.
A proposito del quale Conte ha detto: «Ben venga anche se potrebbe non essere risolutivo. Se c'è da Mittal una disponibilità a discutere, a proseguire nel risanamento e a salvaguardare la produzione dell'impianto, mi siedo cento volte al tavolo».
Tra domani e lunedì, giorno di scadenza dei termini, i pm milanesi che indagano sul caso Ilva-ArcelorMittal, dovrebbero intanto depositare il loro atto di intervento nella causa civile nata dalla richiesta del gruppo franco-indiano di sciogliere il contratto d'affitto degli stabilimenti siderurgici italiani e contro il quale i commissari hanno presentato un ricorso cautelare d'urgenza.
Ricorso che verrà esaminato dal giudice Claudio Marangoni, che è anche presidente della sezione specializzata in materia d'impresa, mercoledì della settimana prossima. Secondo indiscrezioni, la Procura scenderà in campo a sostegno di quanto hanno indicato i commissari nel loro ricorso, in particolare per quanto riguarda il magazzino 'svuotato’ e il notevole assottigliamento degli ordini. Inoltre, i pm ipotizzerebbero che l'acquisto infragruppo delle materie prime sia avvenuto a prezzi non di mercato bensì gonfiati.
I pm, da quanto si è saputo, sono intenzionati a sostenere e affiancare il ricorso dei commissari inserendo nell'atto anche i primi riscontri delle indagini effettuate in questi giorni con perquisizioni, sequestri di documenti e materiale informatico. E anche audizioni di persone informate sui fatti, tra cui dirigenti amministrativi e commerciali del gruppo franco indiano: iIeri è stato ascoltato in Procura Steve Wampach, general manager del gruppo franco indiano e direttore finance di ArcelorMittal Italia.
I sindacati tarantini, intanto, in una nota congiunta chiedono all’azienda «il pagamento immediato delle retribuzioni ai lavoratori; di mettere in campo tutte le iniziative utili affinché sia consentito ai lavoratori di recarsi sul proprio posto di lavoro; di farsi carico di tutte le giornate in cui ai lavoratori è stato impedito l’accesso allo stabilimento».
21 marzo 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits video: archivio siderweb; World Steel Association; European Commission.
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