15 maggio 2019
RHO (MI) - «Negli Stati Uniti abbiamo realmente "pagato dazio"». Un gioco di parole quello di Giorgio Buzzi, amministratore delegato del gruppo Lucefin di Esine, che riflette però una situazione di certo non positiva: le misure protezionistiche volute da Donald Trump stanno facendo sentire i loro effetti.
«La quota di mercato a stelle e strisce si è ridotta del 50% - conferma Buzzi da Made in Steel -. Per questo motivo siamo alla ricerca di altri sbocchi che ci permettano di recuperare. Nello specifico stiamo guardano con interesse al Sud-est asiatico». Tiene invece il business italiano, con la conferma dei numeri del 2018. Durante l'anno passato il gruppo bresciano, attivo nella commercializzazione e produzione di acciai lavorati, ha fatturato 220 milioni di euro (l'export vale il 50%), «numero che è destinato a crescere nel 2019 visto che entrerà nel bilancio consolidato la società Trafitec - spiega l'aministratore delegato -. Nonostante un inizio anno non certo dei migliori crediamo di poter cogliere comunque buoni risultati, anche se tutto dipende dagli obiettivi che ci daremo di fatturato».
Tra i fiori all'occhiello di Lucefin c'è anche la Matter, specializzata nella realizzazione di magazzini automatizzati in ottica 4.0. «Stiamo crescendo in questo segmento - afferma Buzzi -. Recentemente abbiamo anche customizzato un impianto specificatamente rivolto alle piccole trafilerie». E sullo sfondo inoltre si prefigura un nuovo investimento, un secondo forno per la normalizzazione e la distensione del materiale «che si andrebbe ad aggiungere al macchinario già installato l'anno scorso».
Stefano Martinelli
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
Lascia un Commento