6 ottobre 2021 Translated by Deepl
La polis vive dell’equilibrio tra le persone e le strutture che la compongono. È sinonimo di armonia ed è probabilmente la più antica elaborazione culturale di ciò che noi oggi definiamo sostenibile. La polis va oltre la città: ne contempla forme e strutture, esalta i rapporti. Costruire le città è avere un’idea di futuro e di relazione. Mai come oggi siamo davanti alla necessità di un cambio di passo: tutto quello che progetteremo, tutto quello che realizzeremo dovrà essere innovativo e sostenibile. E soprattutto pensato per le persone. L’acciaio, per il suo dna flessibile e resiliente, sarà uno dei protagonisti.
Il nuovo paradigma della polis, della città e il ruolo dell’acciaio in questa sinergia tra innovazione, sostenibilità e umano sono stati il filo conduttore della tavola rotonda “Polis, innovazione e sostenibilità per una nuova idea di mondo” che ha aperto la seconda giornata di Made in Steel. L’ideazione e la costruzione delle città del futuro, tecnologiche e amiche dell’ambiente vedranno l’acciaio come uno dei maggiori attori della transizione. Ma come? E in che modo l’industria siderurgica si può preparare a questo cambiamento? Ne hanno parlato Davide Albertini Petroni, vice presidente di Confindustria Assoimmobiliare, Carlo Mapelli, professore ordinario del Politecnico di Milano, Annalisa Citterio responsabile sostenibilità Cnh Industrial e Antonio Citterio, architetto e cofondatore di Antonio Citterio Patricia Viel, moderati da Francesca Morandi, content manager di siderweb e da Emanuele Norsa redattore di Kallanish e collaboratore siderweb.
Nella riprogettazione del tessuto urbano l’acciaio dunque avrà un ruolo fondamentale. Che città vogliamo costruire nel futuro? È la domanda alla quale hanno cercato di rispondere i relatori. Antonio Citterio ha esordito: «La città sostenibile è quella che si misura con noi, con le persone. Le città saranno sempre più popolate, più grandi e gli edifici cresceranno in altezza. Ci sarà anche un cambiamento di funzioni e tipologie, con spazi di comunità». Milano negli ultimi decenni ha conosciuto uno sviluppo urbanistico importante. Trasformazione che potrebbe essere accelerata dall’appuntamento con le Olimpiadi invernali Milano – Cortina del 2026. Albertini Petroni su questo fronte ha rimarcato: «Il successo di un evento importante come le Olimpiadi deve essere calato dentro una città con una visione. E Milano a mio parere questa lungimiranza ce l’ha. Uno degli asset fondamentali sono i 23 milioni di metri quadrati da sviluppare nei prossimi anni, di cui sedici milioni nell’area metropolitana e più della metà residenziali». Un cambio di passo, ha aggiunto, che è conditio sine qua non anche per il mondo immobiliare. «Dobbiamo mettere l’uomo e la società al centro. Il fabbricato diviene sempre più un contenitore dove confluiscono pure servizi». La Citterio ha posto l’accento sull’importanza, per le industrie, di pensare l’azienda in relazione al territorio. «Siamo consapevoli dell’impatto della nostra azienda sul territorio. Ed è per questo che con il nostro percorso di sostenibilità portiamo avanti iniziative per ridurlo e mitigarlo. Il che si traduce anche in benefici per la comunità. Ci sono alcune tematiche verso le quali focalizziamo gli obiettivi di miglioramento. E tra questi, oltre al benessere delle persone, c’è la relazione tra le generazioni». Mapelli sull’acciaio quale asset della nuova polis ha sottolineato: «L’acciaio è resiliente e flessibile. La tendenza è andare sempre di più verso tipologie di acciaio alto resistenti”. E Antonio Citterio a proposito dell’acciaio quale attore nello sviluppo delle città ha aggiunto: “Sto lavorano sul tema del riciclo dell’acciaio utilizzato nell’arredamento. L’acciaio deve diventare una superficie finita e non solo strutturale. I materiali nel tempo diventano anche linguaggio». Quali cromosomi dovrà avere la città del futuro? Senza dubbio, hanno sintetizzato i relatori, quelli della flessibilità, dell’armonia, dell’integrazione e dell’inclusività. Insomma, una città in cui ti riconosci e in cui hai voglia di vivere.
8 novembre 2024
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