8 giugno 2023 Translated by Deepl
BRESCIA – «Dobbiamo far capire che il settore siderurgico non è “vecchio”, ma che anzi al suo interno i cambiamenti tecnologici e la ricerca di strade innovative per la decarbonizzazione sono all’ordine del giorno. Non solo: tutti i nuovi impianti che vengono realizzati in siderurgia a livello europeo hanno decine di migliaia di sensori che rilevano tutte le misure necessarie per il controllo di qualità della produzione, che a loro volta alimentano giganteschi database che sono la premessa per la gestione attraverso algoritmi di intelligenze artificiali. Intelligenze artificiali che, quindi, si stanno espandendo anche nelle attività siderurgiche cambiando non soltanto i processi produttivi ma anche i profili delle professionalità necessarie all’interno del settore».
Così Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e di Duferco Italia Holding, intervenendo in collegamento da Roma a «Forti come l’acciaio», evento organizzato dal gruppo Athesis presso l’Its Machina Lonati di Brescia per discutere di un settore di grandissima importanza per l’industria bresciana, tra tradizione e prospettive. «Il reclutamento di figure specializzate nel nostro settore, come periti e ingegneri meccanici, elettronici e informatici, non è sempre facile – ha sottolineato Gozzi – perché è difficile convincere i giovani del fatto che la siderurgia è un’attività entusiasmante, innovativa e che guarda al futuro. Dobbiamo ammettere che siamo noi siderurgici ad essere carenti in termini di comunicazione, cioè non siamo capaci di narrare come dovremmo la bellezza dell’acciaio e la sua natura profondamente ecologica e circolare». Nell’accennare all’installazione di impianti siderurgici sempre più sofisticati a livello europeo, il numero uno di Duferco Italia ha sottolineato che nello stabilimento di San Zeno Naviglio (BS) «partirà nei prossimi quindici giorni un treno di laminazione» estremamente moderno e avanzato: «Sarà il più grande treno travi d’Europa, tra l’altro alimentato totalmente da energie rinnovabili».
L’evento ha visto la partecipazione tra gli altri dell’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, Simona Tironi, che ha sottolineato come la formazione sia strategica e «qualcosa in cui crediamo e quindi in cui investiamo tantissimo, con i principali Its come nostri partner». Dopo due lezioni sull’acciaio nella moda e nell’arte, tenute rispettivamente da Michele Venturini (docente Its Machina Lonati) e Andrea Mariconti (artista e docente HDemia Santa Giulia), Massimo Deldossi, presidente Ance Brescia e Marco Mariotti, vicepresidente vicario di Unionmeccanica, hanno preso parte a una tavola rotonda per sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’innovazione, non solo in siderurgia ma anche nei settori utilizzatori. «Essere la città del tondino è qualcosa di cui essere orgogliosi – ha detto Deldossi – ma dobbiamo fare di più. Per il settore che rappresento, è fondamentale poter beneficiare di acciai sempre più sostenibili e sempre più performanti; per esempio, caratterizzati da una duttilità sempre maggiore». Mariotti ha rimarcato come «in un mercato che si è ampliato e dove la competizione è accesa, anche l’industria della trasformazione deve essere innovativa, nonché capace di emozionare perfino nel trattare un metallo apparentemente freddo come l’acciaio». Perché, «al di là di intelligenza artificiale e digitalizzazione e degli investimenti in formazione, che sono senza dubbio importanti, dobbiamo anche mettere il cuore in ciò che facciamo se vogliamo contribuire alla crescita del nostro Paese nel mondo» ha concluso.
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