9 aprile 2020
La procedura era stata avviata, dalla Commissione europea, il 12 agosto dell’ano scorso, sulla base di una denuncia presentata il 28 giugno da Eurofer (l’European steel association) che, viene spiegato nel documento finale (che può essere consultato cliccando sull’icona ), «conteneva elementi di prova dell’esistenza del dumping da parte dei Paesi interessati e del conseguente pregiudizio notevole sufficienti a giustificare l’apertura dell’inchiesta».
I Paesi interessati erano Indonesia, Cina e Taiwan e, soprattutto, i prodotti interessati erano lamiere e coils di acciaio inossidabile laminati a caldo classificati con i codici SA 7219 11, 7219 12, 7219 13, 7219 14, 7219 22, 7219 23, 7219 24, 7220 11 e 7220 12.
Al termine dell’inchiesta è stato stabilito di imporre dazi antidumping provvisori variabili tra il 6 e il 7,5% per i prodotti provenienti da Taiwan; tra il 14,5 e il 18,9% per quelli cinesi e del 17% per quelli provenienti dall'Indonesia.
Tali dazi «saranno validi per un periodo di sei mesi. Durante questo periodo, la Commissione europea proseguirà le indagini per verificare se applicare altre misure».
17 gennaio 2025
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