Settimana in caduta libera per lo Steel Stock Index di Siderweb che passa dal +7,21% della scorsa rilevazione al -4,01% di oggi. Sei titoli in positivo, due in pareggio e 48 con quotazioni al ribasso: questo il bilancio degli ultimi sette giorni sui mercati finanziari globali per l’indice calcolato da siderweb. La situazione è praticamente opposta a quella che avevamo analizzato la scorsa settimana; certo ci si poteva aspettare un calo fisiologico dopo le ultime ottime performance, ma guardando la tabella dei titoli il segno meno si è spinto un po’ oltre le aspettative.
Anche tra i principali indici azionari globali la settimana non è delle più brillanti con l’SSE Shanghai che si rivela l’unico in positivo con un tasso di crescita che rappresenta il suo migliore del 2021: +1,82%. Situazione praticamente di pareggio per Eurostoxx e FTSE MIB, entrambi a -0,15%, mentre discese leggermente più alte per DJ (-1,02%) e NYSE (-0,70%). Infine, dopo l’exploit della scorsa rilevazione con un rialzo in doppia cifra, scende anche l’Iron&Steel Index a -0,78%.  

Euro, dollaro e yuan cinese
Anche sul versante dei cambi la situazione è opposta alla scorsa settimana, sebbene i cambiamenti continuino a essere minimi. Lo yuan cinese si deprezza nei confronti di euro e dollaro, mentre tra la valuta europea e quella statunitense è l’ultima a guadagnare valore.
Se consideriamo che delle uniche sei aziende che registrano un tasso di crescita nel paniere la metà sono americane, potremmo affermare che il dollaro ha tenuto in questa settimana di difficoltà. Nonostante ciò, nessuno dei tassi di crescita raggiunge l’1% ed il calo medio di attesta a -4,27%, leggermente superiore a quello dell’indice di siderweb. In ogni caso, il dollaro evita la «flop3».
Neanche un rendimento positivo, invece, per i titoli quotati in valuta europea, dove il -20,93% di ThyssenKrupp entra di diritto fra i peggiori rendimenti settimanali e fa schizzare il tasso medio di decremento al 6,63%. Le due migliori sono le italiane Tenaris e Danieli che tengono rispettivamente a -0,10% e -0,24%.
Un solo titolo al rialzo sul fronte dello yuan cinese con RIzhao Steel a +0,71% e cinque società che vedono scendere il loro valore. Il tasso medio di calo della valuta cinese è il peggiore della settimana: la discesa meno accentuata, infatti, è vicina all’8% e traina il rendimento medio vicino alla doppia cifra (-9,76%).
Per la prima volta nel 2021, sono i rendimenti negativi a presentare i valori assoluti maggiori. 

Top & flop
Le nostre due graduatorie sono questa settimana molto variegate in quanto ad area geografica di provenienza delle aziende; il dato negativo è però rappresentato dai valori in calo che per la prima volta vanno ben oltre la doppia cifra attestandosi (ed in due casi anche superando) intorno al 20%.
La «Top3» settimanale accoglie dei rendimenti che in nessun’altra settimana del 2021 sarebbero entrati in questa classifica. Solitamente i rialzi sotto il 7-8% passano inosservati, mentre questa volta entrano in graduatoria due aumenti che non superano l’1%. La situazione è praticamente opposta a quella dell’ultima rilevazione, dove le medesime considerazioni erano state fatte per i rendimenti al ribasso. In testa alla classifica ritroviamo la turca Ozbal Celik Boru Sanayi (+2,12%), che ormai da quattro settimane si divide tra «top3» e «flop3». Dopo essersi rivelata per tre settimane su quattro tra i peggiori, oggi il titolo mostra un lieve incremento. Secondo posto occupato dalla statunitense Universal Stainless&Alloy Products con un +0,73% che più che di crescita appare di stabilizzazione, dopo che la discesa della scorsa settimana l’aveva portata alla seconda posizione fra i peggiori. Stesse dinamiche vicine al pareggio per l’unica cinese che non mostra ribassi: Rizhao Steel (+0,71%) che anche nella scorsa rilevazione era leggermente salita con quasi due punti percentuali.   
La «flop3» settimanale è per distacco la peggiore della nostra rubrica borsistica nel 2021. Il titolo della taiwanese China Steel perde in settimana quasi un terzo del suo valore (-29,12%) facendo crollare le azioni ad 1,25 dollari americani l’una. La società non toccava cifre così basse da circa un mese, ma la grande differenza percentuale è data principalmente dal fatto che l’azienda ha toccato il picco storico nella giornata di lunedì, per poi scendere gradualmente fino all’ultimo giorno della settimana sotto i valori ai quali si attestava il titolo in quest’ultimo periodo. ThyssenKrupp perde invece un quinto del valore (-20,93%) dopo che giovedì il valore del titolo è sceso sotto i 10 euro, evento che non si verificava dallo scorso 9 di febbraio. Per chi possiede azioni dell’azienda tedesca, il consiglio degli analisti di borsa è di vendere. Chiude la «flop3» la giapponese Kobe Steel (-19,53%) che ha toccato un massimo storico di 912 yen giapponesi lunedì, per poi tornare a scendere durante il resto della settimana. Il titolo era in aumento da diverse settimane, ma la flessione odierna gli fa compiere diversi passi indietro. 

Occhi puntati sull’India
Dopo i recenti aumenti degli indici azionari indiani che sembravano non risentire per niente della difficile situazione pandemica che sta attraversando il Paese, in settimana il Nifty 50 (indice che raggruppa le 50 principali compagnie indiane) è tornato a scendere riportando i mercati finanziari a riflettere più da vicino la reale crisi dell’India. La discesa, così come lo erano stati gli scorsi incrementi, è trainata dal settore dell’acciaio con Tata Steel e JSW Steel che nella giornata di mercoledì sono stati i due titoli con i peggiori rendimenti. Era lecito attendersi cali di una certa entità, visto che era chiaro a tutti che i mercati finanziari indiani non stavano andando di pari passo con l’economia reale e che un prossimo scossone li avrebbe riportati con i piedi per terra. Nonostante ciò, il gruppo JSW ha messo da parte il suo core business adoperandosi per finanziare aiuti alla lotta al covid. Dopo la donazione di ossigeno agli ospedali indiani, l’azienda si è impegnata a realizzare entro il 15 maggio un ospedale con 1000 posti letto nella città di Bilari, installando una condotta per fornire ossigeno ai pazienti proveniente dallo stabilimento situato nelle vicinanze. Oltre a queste operazioni straordinarie per fronteggiare l’emergenza, JSW ha anche firmato un accordo con la giapponese JFE per uno studio di fattibilità di una futura Joint Venture per la produzione di lamierino magnetico a grani orientati in India.

Il titolo di US Steel è pronto a decollare
Nonostante sui mercati finanziari la settimana non sia stata delle migliori nemmeno per le aziende americane, gli istituti di credito internazionali continuano giorno dopo giorno a migliorare i rating delle compagnie siderurgiche statunitensi. Dopo le valutazioni positive espresse dalla Goldman Sachs su Steel Dynamics e Nucor ed il doppio upgrade che Credit Suisse ha riservato a US Steel, è ancora quest’ultima azienda che si pone al centro dell’attenzione. In settimana, infatti, Morgan Stanley ha rivalutato il titolo aumentandone il prezzo target di circa 8 dollari. Secondo la banca di New York, gli alti prezzi dell’acciaio congiuntamente al piano istituito da Biden per favorire la ripartenza genereranno nella società un alto flusso di cassa, contribuendo alla buona salute dei conti aziendali.