13 maggio 2019
Settimana fortemente negativa per i mercati azionari mondiali e, di conseguenza, per lo Steel Stock Index, che perde il 3,4% del suo valore. Continua per la quarta settimana consecutiva la discesa del valore dell’indice azionario cinese (SSE Shangai), sul quale pesano le tensioni Cina-USA, determinando un deterioramento del valore azionario delle società siderurgiche del Paese. Sono cinque le società, nel paniere osservato di 58 aziende, che chiudono la settimana in positivo.
Top e flop della settimana
Con un rally di oltre il 21% nella giornata di venerdì 10, thyssenkrupp raggiunge la vetta della classifica settimanale con un complessivo +17%. Come noto, a far volare il titolo in borsa la mancata fusione con Tata Steel, che d’altra parte perde l’11% durante gli ultimi cinque giorni. Thyssenkrupp dichiara inoltre il taglio di 6.000 posti di lavoro, di cui 4.000 in Germania. Medaglia d’argento per Ternium Argentina con +8,8% che continua la fase di rialzo intrapresa da un paio di settimane. Il gruppo Ternium ha recentemente dichiarato una diminuzione delle spedizioni di acciaio verso Argentina e Messico nel primo trimestre 2019, compensate, tuttavia, da un aumento dei prezzi. Medaglia di bronzo all’australiana Fortescue Metals con +3,3% che beneficia della decisione del tribunale brasiliano che ha ordinato a Vale (-2,5%) di interrompere le operazioni nella miniera di Brucutu (regione di Minas Gerais). La decisione del tribunale favorisce le aspettative di un'ulteriore stretta di fornitura nel mercato, che andrebbe a beneficio delle società minerarie australiane.
Dal lato dei peggiori, il primo posto è occupato dalla tailandese Permsin Steel Works Public Company che perde quasi il 25% a seguito dei deludenti risultati del primo trimestre 2019, che vedono l’utile netto in calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2018. Secondo posto per la turca Erdemir con -16,5% seguita da ArcelorMittal a -13,7%. A far crollare le azioni del colosso indoeuropeo i risultati deboli del primo trimestre 2019 determinati da maggiori difficoltà del settore legate ad una debolezza economica e overcapacity. L’utile operativo si attesta a 0,8 miliardi di dollari in netto calo rispetto agli 1,6 miliardi del primo trimestre 2018. Il gruppo inoltre ha annunciato un taglio della produzione annua per le sue attività europee di 3 milioni di tonnellate. Al momento gli stop dovrebbero riguardare gli stabilimenti polacchi di Cracovia e quello nelle Asturie in Spagna.
Sotto la lente
Come visto nella precedente sezione, la prima settimana di maggio si conclude con numerosi eventi per le società siderurgiche mondiali tra cui il divorzio tra Thyssen-Tata e la riduzione della produzione di ArcelorMittal. Un’ulteriore notizia degli ultimi giorni riguarda U.S. Steel (-7,2%) che spenderà 1 miliardo per integrare lo stabilimento in Pennsylvania con un nuovo impianto a colata continua e laminazione sostenibile.
Made in Italy
Pesante la settimana per le siderurgiche nazionali. Tenaris perde il 4% e Danieli oltre il 7%. Per la società friulana, a nulla è servita la notizia di una nuova commessa in Texas da parte di JSW Steel. Equita Sim mantiene il giodizio “hold” su Danieli con prezzo obiettivo a 20,4 euro sottolineando la buona congiuntura della divisione plant making del gruppo italiano.
Paola Zola
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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