4 marzo 2019
Dopo due settimane positive, l’andamento dello Steel Stock Index subisce una frenata del -1,9% seguendo le performance dell’Iron & Steel Index. Al contrario, la settimana è stata favorevole per i mercati europei e soprattutto cinesi. Male l’andamento delle azioni asiatiche (Cina esclusa) e altalenante l’andamento delle statunitensi.
Top e flop della settimana
Xinjiang BaYi Iron & Steel raggiunge il vertice del podio della settimana con +14,6%. La società cinese impenna a partire nella giornata del 22 febbraio, riprendendosi dopo una fase di trend negativo.
Poco distante la performance di Vallourec a +12,5% che continua il rialzo intrapreso la scorsa settimana. La società francese ha beneficiato del miglioramento del settore del gas e del petrolio nel 2018 per chiudere l’anno in modo migliore rispetto a quanto atteso (dati i precedenti profit warning). Se i risultati economici sono stati buoni, la situazione creditizia rappresenta ancora un problema per la società che ha annunciato il taglio di circa il 18% della sua forza lavoro in Germania entro il 2020. Inoltre, per risparmiare altri 227 milioni di dollari entro il 2020, Vallourec ha annunciato di voler cedere i propri investimenti legati al carbone.
In coppia con Vallourec, per la seconda settimana di fila, troviamo Companhia Siderurgica Nacional con +11%, al terzo posto tra le migliori. Continua la "strana" impennata del titolo, con volumi di scambio più alti rispetto ai valori medi. Il target price per il titolo stimato dagli analisti è di 3,16 dollari, con beta pari a 2.21 (beta maggiore di 1 indica elevata volatilità del titolo). Il giudizio generale sul titolo è un buy, ma questa inattesa euforia potrebbe lasciar spazio ad un ribasso imminente.
Dal lato dei peggiori troviamo la tailandese Permsin Steel Works con -26,4% seguita da Malaysia Steel Works a -9,3%. Permsin Steel Works è entrata a far parte di una joint venture composta da altre due società siderurgiche tailandesi e Delong Holdings Ltd, a cui appartiene la maggioranza della venture. L’accordo ha come obiettivo l'installazione di una acciaieria a piani laminati a caldo da 600mila tonnellate l'anno.
Per concludere, al terzo posto tra le peggiori c'è United States Steel con -7,5%. Le azioni della società statunitense si sono fermate, dopo un tiepido tentativo di rialzo dalla fase negativa iniziata più di un anno fa (rispetto al 1° febbraio 2018 le azioni oggi valgono il 50% in meno). Il titolo presenta però forte volatilità e pertanto non è da escludere un possibile forte rialzo, anche nel breve termine. Il giudizio generale degli analisti sul titolo è un buy (moderato) con overweight.
Sotto la lente
Sotto la lente l’australiana Rio Tinto che chiude la settimana a -2,4%. Nonostante la scarsa performance settimanale, il gruppo ha battuto le aspettative degli analisti per il fatturato 2018 dichiarando oltretutto un dividendo speciale di 2,43 dollari per azione. I guadagni del 2018 hanno raggiungo gli 8,63 miliardi di dollari, battendo gli 8,47 previsti, mentre l’utile è salito del 56% a 13,64 miliardi di dollari.
Made in Italy
Contrastante la settimana per le siderurgiche italiane: Danieli a +0,91% mentre Tenaris perde oltre il 3%. A penalizzare la quotazione per la società di Dalmine è il cauto outlook 2019 da parte del management della società. Inoltre, nel finale di settimana, l’inversione delle quotazioni del petrolio non ha favorito il titolo.
Paola Zola
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