
Acciai lunghi supportati da fattori regolatori
Mercato stabile alla riapertura. L’intervento di Stefano Gennari a MERCATO & DINTORNI
9 settembre 2025 Translated by Deepl
Nonostante una domanda interna ancora debole e un contesto economico incerto, i prezzi degli acciai lunghi al carbonio nei prossimi mesi potrebbero beneficiare di un sostegno significativo proveniente da fattori regolatori, tra cui l'introduzione del Cbam e nuove misure di difesa commerciale a livello europeo. Questo quanto è emerso durante la presentazione di Stefano Gennari, Market Analyst & Editor di siderweb, durante l’ultimo webinar del ciclo MERCATO & DINTORNI, dedicato ad acciai lunghi e Pnrr.
L'intervento ha preso avvio con una panoramica sul mercato del minerale di ferro in Cina. Nei mesi di luglio e agosto, i prezzi hanno mostrato un andamento altalenante, oscillando tra i 93 e i 105 $/t CFR. Dopo un picco a fine luglio, sostenuto da un aumento della produzione siderurgica e dall’ottimismo dovuto all’annuncio di nuovi progetti infrastrutturali, i valori si sono stabilizzati intorno ai 99-104 $/t. L'inizio di settembre ha portato a una correzione ribassista, dovuta alla debolezza dei margini dell'acciaio e alle misure di contenimento produttivo imposte per migliorare la qualità dell'aria in vista della parata a Pechino. Nonostante un successivo recupero dei prezzi a 105 $/t, la domanda interna in Cina rimane debole, complici le scorte di acciaio accumulate durante l'estate e il rallentamento delle vendite immobiliari. Tuttavia, gli investimenti infrastrutturali previsti dal governo cinese potrebbero contribuire a mitigare questa debolezza nel lungo periodo. Un altro punto di attenzione riguarda il progetto minerario di Simandou in Guinea, destinato ad aumentare l'offerta di minerale di ferro, ma che potrebbe subire ritardi a causa di un incidente mortale avvenuto a fine agosto.
Sul fronte commerciale, la Cina ha registrato esportazioni record di acciaio, raggiungendo i 77,49 milioni di tonnellate nei primi otto mesi del 2025, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, ad agosto si è osservato un rallentamento, con le spedizioni che sono scese a 9,51 milioni di tonnellate, segnando un +4,4% su base annua ma un -3,3% rispetto al mese precedente. Questo rallentamento è stato influenzato dai dazi americani, sebbene la Cina abbia incrementato le esportazioni verso il Sud-est asiatico. Le importazioni di minerale di ferro, invece, sono rimaste robuste, attestandosi per il terzo mese consecutivo al di sopra dei 100 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda il mercato del rottame, Gennari ha analizzato la situazione in Turchia, dove i prezzi CFR dell'HMS 1/2 80:20 sono rimasti stabili per tutta l'estate, ma hanno mostrato segni di debolezza all'inizio di settembre, con una discesa a 340-345 $/tonnellata CFR. La domanda interna di acciaio è rimasta scarsa, influenzata dal deprezzamento della lira e dalle difficoltà di credito, con alcuni impianti che hanno ridotto la produzione.
In Italia, il mercato del rottame ha mostrato una relativa stabilità dopo una lieve flessione tra giugno e luglio. Nonostante le richieste di lievi riduzioni da parte di alcune acciaierie, i prezzi appaiono sostanzialmente stabili a settembre. «Il contesto generale è di equilibrio, ma su volumi contenuti – ha spiegato Gennari -. Le acciaierie hanno parchi ben forniti, avendo ricevuto materiale anche durante i periodi di fermo, mentre l’offerta da parte dei commercianti è giudicata sufficiente».
Il mercato italiano degli acciai lunghi ha mostrato segnali di miglioramento dopo il calo a inizio luglio, con i prezzi del tondo per cemento armato che sono aumentati sulla scia della scarsità di materiale e di alcune difficoltà logistiche. Tuttavia, non ci sono stati cambiamenti significativi al ritorno dalle ferie. La domanda rimane differenziata tra le varie aree geografiche, con il Centro Italia che, per esempio, risulta più dinamico e altre zone che appaiono più lente. Al momento sembra improbabile che si possa assistere a nuovi aumenti delle quotazioni nel breve periodo.
A livello europeo, alcuni importanti player a livello europeo hanno annunciato aumenti dei prezzi dei lunghi, spinti non tanto dalla domanda, quanto piuttosto dai costi di produzione e dalla riduzione dell'utilizzo degli impianti, nonché da fattori regolatori, come l’avvicinarsi dell’introduzione del Cbam e l’attesa proposta di un nuovo strumento di difesa commerciale che sostituirebbe l’attuale sistema di Salvaguardia Ue sulle importazioni di acciaio. Nello specifico, l'entrata in vigore del Cbam porterà nuovi costi per le importazioni di materiale extra-Ue, creando opportunità per i produttori europei di aumentare i prezzi interni e migliorare i propri margini.
MERCATO & DINTORNI | Acciai lunghi al carbonio tra mercato e PNRR

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