23 gennaio 2024 Translated by Deepl
«Un mercato “sottile” e quindi sensibile agli shock». È questa la definizione che Mattia Sala, direttore commerciale di Arvedi AST, ha dato del mercato degli acciai inossidabili.
Ospite del webinar siderweb «Inox: le attese per il 2024», il manager del principale produttore di piani inox italiano ha fatto un’analisi dettagliata delle complessità che hanno caratterizzato il 2023, restando quindi cauto sulle prospettive 2024, ancora in corso di definizione.
«Il 2023 è stato senza dubbio uno degli anni più complessi di sempre per i prodotti inossidabili. In linea con le statistiche Eurofer, i primi 11 mesi dello scorso anno hanno visto una riduzione della domanda media del 24%. Un dato però su cui pesa in maniera particolare il -28% registrato dal laminato a freddo, a fronte di un -12% per i prodotti laminati a caldo».
Guardando ai settori utilizzatori, per Sala quello che ha subito la maggior frenata è stato senza dubbio quello del “bianco”, quindi elettrodomestici, rispetto a edilizia, meccanica e auto. Una frenata di domanda che ha coinvolto anche i trasformatori, «in particolare i produttori di tubi».
«Se guardiamo al mercato italiano, la contrazione è dell’ordine del 25% e si è sviluppata in un contesto di forte calo dell’import e di stock elevati di materie prime da trasformazione, come ad esempio i coils. Stock che erano particolarmente alti sin dall’avvio dell’anno, a cui si sono aggiunti nel corso dei mesi anche i volumi di materiale che erano in viaggio all’entrata del 2023. Questo eccesso di materiale ha portato ad affrontare un lungo riallineamento con la domanda reale che ha fatto praticamente sparire la componente apparente. Il tutto si è riflesso anche sui prezzi, che a giugno 2023 scontavano una riduzione dell’ordine del 30% rispetto all’inizio dell’anno, per poi tornare a recuperare terreno nella fase di riacquisto che si è verificata tra settembre e novembre».
Tra le evoluzioni che il mercato dell’inox ha subito negli ultimi mesi, per Sala un punto centrale è stato il passaggio dal nichel a rottame come termometro anticipatore nell’andamento delle quotazioni. Inoltre, anche l’indagine Ue antielusione su Vietnam, Taiwan e Turchia alla luce di sospette triangolazioni ha portato a una frenata sul fronte dell'import. Infine, l’effetto inflazione si è fatto sentire su beni di consumo come gli elettrodomestici, che avevano avuto una decisa crescita dopo la pandemia, mentre oggi sono tornati ai livelli di domanda pre-Covid.
Riguardo al 2024, «è difficile fare previsioni – ha rimarcato Sala –. Il nuovo anno è iniziato nel segno della cautela, con acquisti di piccola entità ma in maniera continuativa, come per procedere in tempo reale con la domanda, in attesa che la congiuntura internazionale possa dare dei segnali di ripresa più robusti. Vedo quindi un primo trimestre che potrebbe rappresentare una prosecuzione della tendenza 2023, per poi assistere ad un cambio di passo nel corso della primavera. Il settore delle costruzioni dovrebbe salire del 4% e anche la domanda di automotive e meccanica dovrebbero crescere. In questo contesto, i prezzi resteranno sotto pressione in maniera temporanea nella prima parte dell’anno. Bisogna fare attenzione soprattutto alla riduzione del delta tra il prezzo del rottame e dei finiti per salvaguardare la marginalità».
Chiudendo su Acciai Speciali Terni, Sala ha indicato come gli investimenti del gruppo si svilupperanno lungo le direttrici di decarbonizzazione e diversificazione dell’offerta.
«Nel concreto investiremo in un nuovo forno di riscaldo per bramme, walking beam, predisposto per l’impiego di idrogeno anche al 100%. A questo si aggiunge l’investimento in corso sul nuovo laminatoio con decapaggio, che ci permetterà di aumentare la produzione di laminato a freddo, dal momento che a parità di volumi commercializzati il nostro obiettivo è quello di aumentare il valore della produzione. E sullo sfondo resta la volontà di tornare a produrre acciaio magnetico in AST».
Davide Lorenzini
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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