12 ottobre 2023
ROMA - La situazione nel mercato energetico appare relativamente tranquilla, ma potrebbe peggiorare da un momento all'altro. Questa in sintesi l'analisi che il presidente di NE–Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha offerto a siderweb a margine del convegno autunnale di Assofermet lo scorso 6 ottobre. «Le scorte di gas sono piene, il clima è ancora caldo», ha detto, aggiungendo però che le cose si metterebbero male qualora venisse a mancare completamente la Russia e si registrassero punte di freddo.
Sulle fonti rinnovabili, l'esperto in tema di energia ha sottolineato che rispetto a cinquant'anni fa la situazione in Italia è molto migliorata, ma circa l'80% della domanda energetica deve essere soddisfatto diversamente; discorso valido in particolare per la produzione di elettricità di cui hanno bisogno abbondantemente industrie energivore come quella siderurgica.
Tabarelli negli ultimi giorni ha arricchito la propria analisi di ulteriori considerazioni alla luce dei recentissimi eventi in Medio Oriente. Intervistato ieri da Class CNBC, il presidente di Nomisma Energia ha affermato che «per il momento» l'escalation del conflitto israelo-palestinese ha avuto un impatto limitato sui prezzi: quelli del petrolio, che la scorsa settimana erano scesi sotto gli 85 dollari, sono tornati su un livello attorno agli 88 dollari, ma «i prezzi della benzina in Italia stanno scendendo». La crisi, ha spiegato, «è per il momento al di fuori del circuito delle esportazioni di petrolio».
Resta «il pericolo enorme di un coinvolgimento dell'Iran o addirittura del Qatar e altri Paesi del Golfo Persico»; tuttavia, rispetto a cinquant'anni fa, quando vi fu la crisi petrolifera del 1973, «è cambiato che l'Arabia Saudita è dalla nostra parte».
Stefano Gennari
9 maggio 2025
Edizione speciale del siderweb TG dedicata all'undicesima edizione di Made in Steel.
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