4 ottobre 2023 Translated by Deepl
Da una parte, la ridotta domanda delle acciaierie; dall'altra, le difficoltà dal lato dell'offerta. Queste le due forze che stanno caratterizzando da qualche settimana il mercato italiano del rottame, con la conseguenza che i prezzi della materia prima si stanno mantenendo stabili. È la situazione delineata da Assofermet nella sua ultima nota mensile sulle materie prime per la siderurgia.
«Purtroppo – spiega l'associazione – nonostante le attese di una ripresa dopo la debolezza dei mesi precedenti, le vendite dei prodotti finiti si sono rivelate sempre più contenute, costringendo così le acciaierie a ridurre le loro produzioni. Ad oggi i parchi rottame di qualsiasi acciaieria sono pieni, situazione che potrebbe portare ad una riduzione della domanda di rottame in caso di permanenza della debolezza della domanda del prodotto finito».
Assofermet sottolinea che la marginalità nel comparto del rottame «si è notevolmente deteriorata e bisognerà valutare attentamente l'impatto sul mercato dato dalla politica di verticalizzazione negli acquisti di rottame presso i produttori di scarti, sempre più marcata da parte delle acciaierie». Nonostante tutto, «la fiducia in un possibile miglioramento permane, anche se è difficile azzardare delle previsioni nel breve tempo».
Anche negli altri principali mercati europei «le quotazioni del rottame hanno registrato una certa stabilità, evidenziando maggiormente il modesto volume sia in offerta che in domanda, quest'ultima in ulteriore calo durante l'ultima settimana».
In Turchia il mese di settembre ha registrato prezzi sostanzialmente invariati e transazioni numericamente limitate nel comparto del rottame. Tuttavia, i mercati asiatici, in particolare l'India, «sono stati caratterizzati da un consolidamento dei prezzi competitivi raggiunti fra la fine di agosto e l'inizio di settembre, sostenuto da un buon volume di transazioni sia in container che alla rinfusa, per poi vedere una riduzione dei prezzi di circa 15 USD/mt durante l'ultima settimana».
Quanto al rottame inox, la nota segnala che la domanda a settembre è stata «nella media degli ultimi mesi, agosto a parte per chiusura estiva, con un leggero aumento dei prezzi e una difficoltà di disponibilità delle quantità dovuta al calo produttivo delle industrie. Stesso scenario riscontrato in Europa, India e Far East», mentre «permane buona la domanda di acciai rapidi e di superleghe principalmente impiegate in campo aeronautico».
Passando alle ghise, quella di affinazione, nonostante l'introduzione del dazio del 7% all'esportazione del materiale russo, non ha subito ripercussioni in termini di prezzo, vista l'ampia disponibilità registrata a Marghera. I prezzi sono rimasti quindi «invariati con tendenza al ribasso» considerato lo «scarso interesse all'acquisto da parte delle acciaierie».
Per la ghisa ematite, Assofermet parla di «domanda piuttosto debole» e offerta «che vede ancora ampia disponibilità, soprattutto di materiale di origine russa, con prezzi particolarmente attrattivi». Anche nel caso della ghisa sferoidale, «permane una condizione di eccesso di offerta, soprattutto di origine russa», mentre «le fonderie rilevano difficoltà nel riempire il portafoglio ordini. Ne consegue una ridotta richiesta di materiale, con prezzi al ribasso nonostante siano state segnalate richieste di aumenti da parte dei produttori». L'associazione evidenzia che «l'attenzione sempre più crescente delle autorità europee verso le importazioni di ghise dalla Russia comincia a destare preoccupazione nelle fonderie».
Quanto alle ferroleghe, infine, sono risultate buone a settembre sia la disponibilità che la richiesta delle acciaierie. In termini di prezzo, «si è registrato l'aumento delle ferroleghe al manganese in quanto anche le altre fonti si sono allineate alle quotazioni indiane» e la disponibilità non è stata eccessiva. «Anche il FeSi ha registrato un leggerissimo aumento», conclude la nota.
Assofermet ha organizzato un doppio appuntamento a Roma per questa settimana. Giovedì 5 ottobre, nella sede nazionale di Confcommercio (piazza G. G. Belli 2), si terrà il convegno “L’ABC del Cbam - Aggiornamenti normativi sul nuovo meccanismo Ue della carbon tax”, organizzato da Accademia Assofermet in collaborazione con lo Studio legale di Bruxelles Van Bael & Bellis. L’appuntamento è dalle 14:00 alle 16:00.
Venerdì 6 ottobre dalle 9:30, nella stessa sede, si svolgerà il convegno autunnale dell’associazione, dal titolo “Going green: l’onda che investe le aziende e cambia i paradigmi”. Ad aprire i lavori sarà l’intervento di Gianclaudio Torlizzi (T Commodity). Seguirà una tavola rotonda, moderata dalla content manager di siderweb, Francesca Morandi, cui parteciperanno Fabrizio Maronta (Limes); Davide Tabarelli (Nomisma Energia); Enrico Fornelli e Giovan Battista Landra (AFV Beltrame Group); Roberta Maroni (Hydro Aluminium - Primary Metal). A chiudere i lavori sarà il presidente di Assofermet, Riccardo Benso.
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