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«Alle acciaierie oggi non serve rottame»

Si naviga a vista secondo l’amministratore di Cometfer, Roberto Guardafigo

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«Appare piuttosto chiaro che in questo momento alle acciaierie non serve il rottame». Così ha sintetizzato il momento di mercato l’amministratore di Cometfer, Roberto Guardafigo, ospite del webinar di siderweb MERCATO & DINTORNI che si è tenuto questa mattina.

«Il primo trimestre dell’anno è stato in linea con l’andamento del 2022 – ha spiegato –. Anche a marzo e aprile si è lavorato abbastanza bene. I problemi sono arrivati a maggio, quando il mercato si è fermato. Abbiamo una visibilità molto corta, addirittura di mezza giornata. Forse i produttori hanno adottato uno “stop & go” produttivo. Di certo, in questo momento, di rottame ce n’è in esubero».

Quanto ai prezzi, negli ultimi cinque mesi si sono persi in media 100 euro la tonnellata; di questi, «80 solo a maggio e qualcosa è già stato lasciato sul terreno anche a giugno. Speriamo di essere arrivati alla fine di questa discesa».  

Cometfer, che ha sede a S. Stino di Livenza (Ve) e gestisce circa 200mila tonnellate l’anno di rifiuti e scarti metallici ferrosi e non ferrosi, esporta circa il 10-12% del suo fatturato. «Restiamo nell’ambito dell’Europa, in Germania, Austria, Olanda con spedizioni settimanali – ha spiegato Guardafigo – e con contratti anche di 13 mesi. Quanto ai prezzi, ritengo che siano abbastanza omogenei in Europa, Turchia a parte. Spero comunque che le quotazioni si normalizzino, in modo che i produttori tornino a fare un po’ di magazzino».

Proprio in tema di export di rottame, Guardafigo ha affermato che «è chiaro e noto che non faccia piacere alle acciaierie italiane ed europee, perché sappiamo benissimo che, con la progressiva decarbonizzazione, la richiesta aumenterà. Ma il rottame che finora è stato esportato non ha danneggiato la filiera: è materiale di qualità scadente. Potrebbe rimanere in Italia qualora si trovasse un adeguato rapporto qualità-prezzo» dopo la sua lavorazione. A questo proposito, l’amministratore di Cometfer ha citato il “mulino” del Gruppo Arvedi da 2mila tonnellate al giorno: «C’è forse in progetto di realizzare altri impianti di quel tipo. Il rottame di scarsa qualità potrebbe così essere lavorato e riqualificato, restando così sul mercato nazionale».

Affrontato il tema mercato, si è parlato dell’andamento di Cometfer. «Il 2022 per noi è stato un anno eccellente, direi “magico”. Un anno di grande lavoro, di grandi volumi e buoni margini – ha ricordato Guardafigo –. Un anno da incorniciare ma con il quale non fare confronti da qui in futuro, perché difficilmente ripetibile».  

A San Giorgio di Nogaro, Cometfer sta ultimando un investimento da circa 10 milioni di euro in un’azienda, che dovrebbe essere concluso intorno a settembre-ottobre. Nello stabilimento di S. Stino, poi, si sta investendo per arrivare a una potenza installata di 1,1 mega di fotovoltaico e nell’ammodernamento delle attrezzature.  


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