12 maggio 2023
RHO (Mi) - «Un 2022 da incorniciare e un buon primo trimestre 2023». Roberto Morciano, amministratore delegato di Jacquet Nova, stila da Made in Steel 2023 un bilancio dello scorso anno e del primo trimestre 2023.
Come è andato il 2022
È stato un anno molto buono, da incorniciare. Abbiamo chiuso con un +65% sui fatturati. Nel 2021 il fatturato è stato di 14,9 milioni, nel 2022 abbiamo chiuso con 24 milioni e 600 mila. Abbiamo fatto anche un +20% sui volumi, un dato importante perché significa che nonostante i prezzi il volume è salito. In termini di Ebit abbiamo fatto un +500%, chiudendo con 450 mila il 2021, il 2022 con quasi tre milioni.
Come si è presentato il primo quadrimestre 2023 dal vostro punto di vista?
Abbiamo fatto un buon primo trimestre. In termini di volumi abbiamo raggiunto un +6%. È stato un trimestre buono anche sul piano dell’Ebit, nonostante i prezzi siano un po’ in discesa. Nei mesi di aprile e maggio stiamo notando che la domanda è un po’ bassa.
Quali sono le criticità da superare e le possibili opportunità da cogliere nei prossimi mesi?
In questo momento la criticità è il prezzo medio di magazzino, influenzato dall’acquisto alto dello scorso anno e dal prezzo di vendita in discesa. Dobbiamo quindi accelerare la rotazione della materia prima, per cercare di mediare il prezzo in maniera importante. Le opportunità che invece vogliamo cogliere sono sul fronte della comunicazione. Stiamo investendo molto sui social, per far conoscere ancora meglio le opportunità e i servizi che offriamo. Inoltre, stiamo cercando di essere sempre più presenti nei mercati che in questo momento sono forti, come l’oil & gas, per essere sempre più performanti.
Quanto aiuta in un momento di mercato complesso essere parte di un gruppo internazionale come Jacquet?
Sicuramente è molto importante perché ci dà tranquillità a livello finanziario, specie in questi momenti in cui ci possono anche essere variazioni sui prezzi e sugli andamenti del bilancio. Inoltre, ci consente di fare strategie e sinergie e anticipare le problematiche dovute agli andamenti di mercato.
Nel 2021 avete inaugurato il nuovo sito in Italia. Che frutti ha dato l’investimento? Avete ulteriori programmi di espansione?
L’investimento sta andando molto bene. Avere un capannone molto più grande e l’inserimento di nuove tecnologie di taglio ha fatto sì che potessimo entrare in nuovi mercati e accedere a nuovi clienti che utilizzano queste tecnologie. Abbiamo incrementato lo stock, inserito le leghe di nickel che per noi sono un prodotto molto importante che ci dà tanta marginalità e ci permette di lavorare con mercati come l’oil & gas, il petrolchimico e il farmaceutico. Nel futuro pensiamo di inserire nuovi macchinari, un secondo laser nel 2024, una tecnologia che in questo momento ci sta dando molte soddisfazioni.
Siamo all’ultimo giorno di questa edizione di Made in Steel. La fiera ha soddisfatto le vostre aspettative?
Il bilancio è positivo. C’è stata molta affluenza. È stato importante per noi cercare di captare anche le problematiche dei mercati, anche nei prossimi mesi, a livello di prezzi, di strategie, materiali, stock. Questa fiera ci consente di confrontarci con gli altri operatori del settore.
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