3 maggio 2023
Il mondo della distribuzione sta raggiungendo il traguardo di Made in Steel 2023 con un “mood” meno positivo di quello che aveva caratterizzato il primo trimestre di quest’anno, ma migliore di quello che ci si poteva aspettare alla fine del 2022. Lo ha affermato Riccardo Benso, presidente di Assofermet, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della X edizione di Made in Steel, che andrà in scena a fieramilano Rho il 9-11 maggio.
«Dopo un primo trimestre sorprendente, ci troviamo in una fase di ritracciamento», ha spiegato, dicendosi tuttavia d’accordo con il presidente di Federacciai Antonio Gozzi sul fatto che la seconda metà dell’anno potrebbe essere caratterizzata da venti non così sfavorevoli per il settore siderurgico: «Stiamo resistendo bene, le performance economiche del nostro Paese soprattutto a livello europeo sono state molto interessanti, quindi potremmo di nuovo sorprenderci. Se fossimo aiutati da segnali maggiormente positivi a livello globale, soprattutto a Oriente, allora avremmo sicuramente una spinta maggiore alla ripresa di cui tutto il comparto legato alla distribuzione, alla trasformazione e alle prelavorazioni potrebbe giovare nella seconda parte dell’anno. Ci troviamo comunque in una fase di progressione, anche se più complessa di quello che si poteva sperare».
All’interno di Made in Steel, giovedì 11 maggio alle 10:30, Assofermet terrà il proprio convegno dal titolo “Nuove catene del valore: dalla distribuzione all’utilizzo”, nel quale si cercherà di comprendere le traiettorie di sviluppo dei principali settori utilizzatori e del comparto della distribuzione e dei centri servizi. Uno dei temi anticipati dal presidente Benso oggi è stato «quello della sostenibilità, della decarbonizzazione, quindi dell’industria del domani». Benso ha sottolineato che l’Europa è un continente a forte vocazione all’esportazione e che l’Italia ha un altissimo livello tecnologico e un alto valore aggiunto dei manufatti che produce e dunque «dobbiamo cercare di proteggere la nostra industria manifatturiera, far sì che rimanga forte come lo è oggi». Per riuscirci «dovremo legare a doppia mandata il processo di sostenibilità di tutta l’industria alle esigenze dell’utilizzo. Per questo – ha rimarcato – sono stato favorevolmente colpito dall’iniziativa di siderweb e Made in Steel di coinvolgere maggiormente gli utilizzatori finali. Nelle discussioni che caratterizzeranno i mutamenti necessari all’interno della filiera siderurgica non si potrà infatti prescindere dal coinvolgere gli end user. Questo perché lo sforzo corale è insito nel concetto stesso di sostenibilità; tutti gli attori devono fare la loro parte, piccola o grande che sia».
Sempre sul tema della sostenibilità, il presidente di Assofermet ha concluso il suo intervento dicendosi convinto che ogni nuova sfida generi sempre «nuovi processi e intelligenze e obblighi vecchi sistemi al rinnovamento e all’inserimento di figure fresche». Questo tuttavia «deve avvenire nella maniera giusta e con le tempistiche giuste, perché gli impatti di alcune iniziative sul mondo dell’industria manifatturiera sono costosi e stanno facendo male. Sono però dell’idea che assisteremo a notevoli sviluppi generati dalla spinta all’innovazione che necessariamente si genererà a valle nella manifattura».
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
Lascia un Commento