7 febbraio 2023 Translated by Deepl
I prodotti lunghi stanno facendo meglio della media italiana nella produzione e nel commercio estero. Il mercato interno, tuttavia, soffre. In dettaglio, sono buone le performance della vergella e i laminati sono stabili; il tondo soffre sulla piazza nazionale; travi e rotaie hanno ancora bisogno di recuperare dai bassi livelli degli ultimi anni.
Quanto ai prezzi, rispetto ai piani i prodotti lunghi appaiono in difficoltà, con quotazioni in erosione da molto tempo (anche se, nella seconda parte del 2022, i lunghi avevano tenuto meglio dei piani).
Sono le conclusioni cui è arrivata l’analisi del responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, Stefano Ferrari, nel webinar MERCATO & DINTORNI di questa mattina, dedicato proprio al comparto dei prodotti lunghi.
Produzione
Il 2022 è stato un anno di deciso calo dei volumi (-11,4% della produzione e -12% per i prodotti lunghi). Ma la performance di questi ultimi è stata migliore se si guarda alla media del periodo 2010-19: +0,4% contro il -12,3% dell’acciaio. «La conferma viene anche dalla quota di mercato dei lunghi sul totale della produzione italiana: tra il 2010 e il 2019 in media era del 48,6%, nel 2022 è salita al 55,7%» ha spiegato Ferrari.
Consumo apparente
Il consumo apparente di acciaio nel 2022 (si tratta di una stima, perché al momento sono disponibili solo i dati fino a ottobre) appare in calo, ma è ancora superiore alla media del decennio 2010-2019, «sintomo di un mercato che, nel 2021 soprattutto, si è ripreso in modo molto deciso e che nel 2022, nonostante le difficoltà, ha tenuto» ha specificato Ferrari.
Quanto ai lunghi, la situazione è leggermente peggiore rispetto a quella generale dell’acciaio: il calo del consumo è stato più deciso. La quota di consumo dei lunghi sul totale dell’acciaio italiano nel 2010-19 è stata del 35%; nel 2022 dovrebbe posizionarsi attorno al 33,8%, «quindi perdendo quote rispetto ai piani e agli altri prodotti».
Commercio estero
Nel 2022 le importazioni di acciaio (anche in questo caso, una stima) sono salite di circa il 4% rispetto al 2021; sono però rimaste sopra la media 2010-19 del 20%. «L’import è rimasto alto, mentre l’export è calato di circa l’11% rispetto all’anno scorso e del 15% rispetto al decennio 2010-19 – ha illustrato Ferrari –, aggravando la bilancia commerciale che l’anno scorso ha raggiunto il suo picco storico di deficit».
L’import di lunghi, lo scorso anno è stato sopra il livello del 2021 di circa il 2% e del 13% sopra la media del decennio. A differenza del totale del settore, le esportazioni di lunghi, seppur calate del 12% rispetto al 2021, sono di circa il 3% sopra la media storica.
Quindi, «la posizione del commercio estero nazionale nel 2022 è nel complesso peggiorata, aumentando il nostro deficit commerciale. Nei lunghi invece – ha specificato Ferrari – la situazione è comparativamente migliore, anche se nel 2022 è peggiorata comunque, con uno dei surplus più bassi dell’ultimo decennio».
Prezzi
Negli ultimi sei mesi, stando a quanto rilevato dall’Ufficio Studi siderweb sul mercato nazionale, il prezzo del tondo per cemento armato ha avuto un andamento piuttosto variegato; da novembre a oggi ha avuto tre fasi di variazioni positive seguite da cali più o meno decisi e ora appare in sofferenza. Meno volatile l’andamento delle quotazioni della vergella da trafila, che dopo un lungo periodo di cali oggi si sta stabilizzando. Travi e laminati sono tra lo stabile e il ribasso.
Redazione siderweb
21 marzo 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits video: archivio siderweb; World Steel Association; European Commission.
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