5 gennaio 2023
Forte crescita del numero degli associati, maggiore partecipazione dei giovani alle varie iniziative. Sono questi i principali risultati raggiunti da AIM nel 2022, anno nel quale a prendere le redini dell’Associazione Italiana di Metallurgia è stato Silvano Panza. Il presidente ricorda i principali appuntamenti di quest’anno e quelli in programma per il 2023, tracciando allo stesso tempo alcuni obiettivi per il futuro.
Presidente Panza, che anno è stato il 2022 per AIM?
Il bilancio è estremamente positivo. Il merito onestamente va attribuito al past president Federico Mazzolari, nonché al grande impegno del segretario generale, la dottoressa Federica Bassani, anche perché il mio insediamento è avvenuto alla fine dello scorso aprile. In altre parole, mi sono trovato a gestire una situazione che era stata impostata da altri in maniera molto attenta. Avevo molte remore ad accettare la presidenza di AIM, perché se è vero che ho un’esperienza data dal fatto che sono in questo mondo dall’inizio degli anni ’70, trovo anche sia giusto dare spazio a persone più giovani di me. Ho ceduto alle insistenze e devo dire di non esserne pentito, perché mi sono reso conto di riuscire a portare avanti le idee che sempre mi hanno spinto a stare in questa associazione. Nel 2022 AIM ha organizzato circa 30 iniziative, tra l’altro molto meno in remoto rispetto agli anni precedenti: i vari convegni si sono svolti prevalentemente in presenza e in qualche caso in forma ibrida. I partecipanti sono stati 2.463, un numero per noi ragguardevole. Il fatto positivo, sul quale peraltro ho insistito molto quando ho assunto la guida dell’associazione, è che il 10% di partecipanti è stato costituito da giovani. Se vogliamo dare continuità a questa nostra attività, ritengo infatti necessario che sia portata avanti proprio da loro. Senza la partecipazione di figure professionali giovani non si avrà mai un ricambio generazionale e l’associazione non potrà ambire al futuro che merita.
Quali sono stati i principali appuntamenti di quest’anno?
Volendo elencarne alcuni, cito il webinar “Il ruolo dei materiali nell’economia dell’idrogeno”, che si è tenuto il 27 gennaio e che ha contato 183 iscritti. Ma anche il “Corso di metallurgia per non metallurgisti”, svoltosi a ottobre; un corso che esiste da tempo e per il quale ci si sarebbe aspettato un calo degli iscritti, che tuttavia sono stati 144. Ma il vero exploit lo ha avuto il 27° Convegno nazionale trattamenti termici, tenutosi il 26-27 maggio a Genova: 220 persone. Si è trattato tra l’altro del primo in presenza dopo diversi anni. Abbiamo avuto ben 30 sponsor espositori, a dimostrazione del fatto che le aziende hanno percepito l’importanza dell’iniziativa. C’è stato anche il 39° Convegno nazionale AIM a Padova, che ha avuto 300 partecipanti. E, ancora, non posso non citare la 12ª conferenza internazionale Rolling svoltasi a Trieste a fine ottobre con 360 iscritti. Per noi si tratta di grandi risultati, merito dell’impegno di tutta la struttura dell’AIM e anche delle aziende che ci hanno supportato. Tra queste, per esempio, Danieli, il cui impegno a Trieste è stato fortissimo. Quanto al numero degli iscritti all’AIM, questo nel 2022 è stato di ben 1.440 (dato aggiornato a fine novembre), il 40% in più rispetto ai numeri degli anni 2020 e 2021. Posso quindi ribadire che il bilancio dell’attività è molto positivo. Anche da un altro punto di vista, sempre legato ai giovani: in occasione del 39° Convegno nazionale abbiamo insignito del premio “Felice De Carli” e del premio “Aldo Daccò” due giovani dottorande per le loro ricerche. Sono soddisfatto della nostra scelta di favorire i giovani in quanto è buona cosa spronarli affinché restino e crescano nel settore. Insomma, sono contento di quello che è stato il 2022, ma ora bisogna lavorare per far sì che anche nel 2023 le nostre iniziative risultino altrettanto interessanti.
Avete già fissato alcuni appuntamenti per il 2023?
Tra i principali appuntamenti del prossimo anno c’è l’ECHT 2023, che si svolgerà il 29-31 maggio a Genova. Sarà una conferenza di carattere internazionale dedicata ai trattamenti termici e superficiali. Avremo poi dal 5 al 7 luglio a Torino le Giornate nazionali sulla corrosione e protezione, con la presentazione dei risultati raggiunti da vari gruppi di studio e da numerose aziende del settore. A Brescia, dal 6 all’8 settembre, si terrà invece la S2P-2023, ossia 17ª International Conference on Semi Solid Processing of Alloys & Composites. Ci saranno poi due workshop internazionali: il primo sarà sugli acciai alto-resistenziali, mentre l’altro sarà l’International Workshop EAF e toccherà argomenti specifici come produttività, efficienza energetica, materie prime e decarbonizzazione. A tutto ciò si aggiungeranno le giornate che i vari centri di studio decideranno di organizzare sulla base di specifiche necessità. Uno degli argomenti che vorrei venisse affrontato è quello della sostenibilità, ma vorrei anche che si sviluppasse sempre più nei centri di studio anche il concetto di materialità. Questo perché ritengo si tratti di aspetti che vanno a creare valore in azienda e che quindi bisogna saper individuare, metterli in una matrice. Se ne parla tanto ma bisogna conoscerli meglio, anche per dare valore nonché priorità a quello che facciamo.
Gli associati hanno avanzato richieste specifiche?
È stato un anno talmente ricco di iniziative che gli associati non hanno potuto fare altro che impegnarsi in esse, dunque non sono pervenute richieste particolari. Quello che ho cercato di introdurre come novità e che preannunciai in occasione del mio insediamento è stato dare all’associazione un ruolo un po’ più “politico”. Mi spiego meglio. L’AIM è sì l’Associazione Italiana della Metallurgia, che ha come scopo principale quello di fare cultura su questa materia, di divulgarla il più possibile e di favorire l’ingresso e la crescita dei giovani nel settore. Allo stesso tempo, però, ritengo che AIM possa anche offrire un supporto di carattere tecnico alle varie associazioni imprenditoriali. Bisogna considerare poi che abbiamo un Comitato tecnico sviluppo trattamenti termici che è costituito da un pool di aziende che per le loro dimensioni e caratteristiche non sono legate a importanti associazioni di categoria e quindi non godono di quella rappresentatività che aziende più grandi, come le acciaierie, invece hanno. Come presidente di AIM ho dato la mia disponibilità a supportare queste aziende, che sono fortemente strategiche in quanto fanno da trait d’union tra la materia prima e il prodotto finito. Il mio obiettivo è fare in modo che tutti i nostri associati abbiano la possibilità di interfacciarsi e confrontarsi anche con enti importanti che potrebbero raccogliere le loro istanze. Spero che questo mio impegno porti a dei risultati.
Dunque, gli obiettivi che aveva tracciato al momento del suo insediamento sono stati conseguiti oppure sono sulla buona strada per essere raggiunti. Ha altri propositi?
Ce ne sono diversi che riguardano la nostra rivista mensile “La Metallurgia Italiana”. Già tempo fa mossi la critica benevola che il periodico si era ridotto ad essere soltanto una vetrina di quanto fatto nei vari convegni. Bisogna tenere a mente che tra gli associati AIM non ci sono solo metallurgisti esperti ma anche giovani figure professionali. La rivista potrebbe quindi assumere in parte un ruolo “didattico” e fornire nozioni base per chi è agli inizi della propria carriera; giovani che, pur avendo studiato, magari non hanno avuto la possibilità di approfondire determinati concetti. Ancora, vorrei che la rivista contenesse anche richiami a quello che è il mercato. Questo perché, sempre più spesso, ai tecnici aziendali viene chiesta una visione che non si limita esclusivamente all’aspetto tecnico ma che guarda anche al futuro. Se un tecnico o un dirigente vuole crescere, deve avere una visione più ampia di quello che è il lavoro che svolge in azienda. Per finire, poiché abbiamo aziende benemerite che danno un contributo importante per l’associazione, vorrei che queste godessero di uno spazio in cui presentare le loro innovazioni tecnologiche e impiantistiche. Queste, se da una parte valorizzano l’azienda specifica, dall’altra offrono anche un trend che può essere intercettato dai professionisti di altre aziende e rivelarsi quindi estremamente utile. Credo che riusciremo a rendere la rivista di AIM anche questo. A quel punto bisognerà che “La Metallurgia Italiana” arrivi nelle scuole e nelle università, sui banchi dei giovani che si occupano di materie come chimica e metallurgia. Sono convinto che pian piano ce la faremo.
Stefano Gennari
29 novembre 2024
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