24 novembre 2021 Translated by Deepl
Legame con il territorio, opportunità derivanti dal PNRR e prospettive per il 2022. Sarà il Coordinatore Commerciale Centro Sud di BPER Banca Antonio Rosignoli ad affrontare questi e altri temi nel corso del convegno digitale “L’acciaio del centro-sud e la sfida della ripresa” in programma domani, giovedì 25 novembre, alle 15:00. Sarà l'appuntamento conclusivo di Bilanci d'Acciaio, il progetto di siderweb che ogni anno fotografa la situazione economico-finanziaria della filiera siderurgica; ci si concentrerà proprio sulle performance e sulle aspettative del Centro Sud, sulla base di quanto contenuto nello studio (disponibile qui).
siderweb ha chiesto al rappresentante del mondo bancario alcune anticipazioni dei temi che saranno approfonditi nell’intervista di giovedì con il direttore resposabile di siderweb, Davide Lorenzini.
BPER Banca è storicamente un istituto di credito che ha basi ben solide al Centro-Nord. Al Sud invece qual è la dimensione della vostra presenza?
Ci tengo a rimarcare che con oltre 650 filiali, pur non essendo capillare come al Nord la nostra presenza nel Centro-Sud Italia ha numeri comunque di rilievo. Soprattutto con l’acquisizione di un ramo di azienda da Intesa Sanpaolo (filiali ex UBI) abbiamo rilevato non solo sportelli, ma anche il personale che operava già sul territorio, e quindi grazie alla loro esperienza possiamo porci anche in queste zone con un atteggiamento proattivo, attento ai bisogni della clientela e degli imprenditori.
Spesso si è sentito parlare della necessità di rilancio del Mezzogiorno: quali possono essere le opportunità per farlo?
Una grande opportunità per il Centro-Sud ritegno possa essere rappresentata dal PNRR. Circa il 40% delle risorse disponibili è possibile che arrivino in quest’area per favorirne rilancio e occupazione. Come banca siamo sempre attenti a supportare le imprese che faranno parte del percorso, anche se è necessario che dal governo arrivino maggiori chiarimenti. Ci sono ancora alcune zone di opacità rappresentate ad esempio dalla forma di finanziamento, bisogna chiarire se si opera sulle garanzie o sui contributi a fondo perduto. Abbiamo un gruppo di lavoro dedicato a questa attività che sta aspettando i decreti necessari per capire quale sia la formula migliore per poter scaricare a terra tutto il potenziale del Piano.
Che stime avete per il 2022? Pensate a un anno di ripresa o stabilizzazione?
Riguardo al 2022 prevediamo che la domanda resti robusta, ma è ancora da capire se saremo di fronte a un semplice rimbalzo come nel caso del 2021 oppure se la ripresa avrà caratteristiche più strutturali. È chiaro che all’orizzonte restano alcune incognite, la prima è rappresentata dalla recrudescenza del Covid, che non ha ancora i connotati del "cigno nero" ma merita di essere monitorata con attenzione. La seconda è l’inflazione: anche se le stime su una fiammata temporanea venissero rispettate non dovrebbe destare particolari problemi.
Redazione siderweb
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