8 ottobre 2021 Translated by Deepl
Passata – o quasi – l’emergenza, si può andare alla ricerca anche delle ricadute positive determinate dal confronto con la pandemia: «In Metalsider (il centro servizi con sede a Ravenna; ndr) abbiamo maturato certamente una maggiore coesione interna – spiega l’amministratore delegato Filippo Vaghetti – che ha portato ad un interessante confronto sulle strategie migliori da adottare, tra le quali la maggiore flessibilità, per sfruttare al meglio le opportunità connesse con la ripartenza del settore».
Partendo, però, «dalla consapevolezza che alcuni punti fermi del nostro modo di lavorare non potranno e non dovranno cambiare, perché proprio nei momenti più difficili abbiamo avuto la conferma che i rapporti consolidati in 60 anni di attività hanno pagato: i fornitori non ci hanno mai mollato, come pure i clienti, riconoscendo che il nostro approccio, improntato alla serietà ed al mantenimento degli impegni presi, è un valore importante».
Di scuro, però, mette in evidenza il Ceo di Metalsider, «queste esperienze ci hanno portato a riconsiderare, oltre ai metodi di lavoro, puntando su operation e lean production; il ruolo stesso che i centri servizi devono svolgere lungo la filiera siderurgica, sempre più caratterizzata da un “mercato corto” e dalla necessità di abbreviare i tempi di consegna ai clienti».
L’anno che si appresta a concludersi «per quanto positivo è stato comunque complicato e caratterizzato da due periodi distinti estremamente diversi tra loro – dice Vaghetti -. Periodi che potremmo schematizzare così: nel primo, a causa del trascinarsi delle difficoltà legate alla pandemia, mancavano i clienti; mentre nel secondo, da quando la filiera ha ripreso a marciare, manca l’acciaio. Ora l’auspicio è che si vada presto una stabilizzazione, così da poter rispondere all’incremento delle richieste da parte degli utilizzatori, che devono peraltro far fronte ad un sensibile calo delle marginalità».
Quanto al 2022, secondo il Ceo di Metalsider «tutti gli indicatori portano a prevedere una buona crescita dei consumi sia in Europa che in Italia, dove grande valore avranno i fondi previsti nel Pnrr. Quello che ci si augura e che a questa domanda in crescita si possa rispondere adeguatamente grazie ad una pari disponibilità di materiali e di materie prime, per le quali si auspica una maggiore competitività da parte del sistema nel suo complesso e con una stabilizzazione dei prezzi, il cui ritracciamento è in corso e che credo non potranno tornare ai livelli raggiunti nei mesi di massimo incremento di quest’anno, quando hanno fatto registrare un’escalation mai vista».
In Metalsider, spiega Filippo Vaghetti, «abbiamo in programma investimenti per 6,5 milioni di euro, finalizzati più che all’incremento della capacità produttiva, al miglioramento dell’efficienza, elemento che sarà sempre più imprescindibile per mantenere alto il livello di competitività».
Nella foto di testa Filippo Vaghetti (a sinistra) con il fratello Nicola.
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