8 ottobre 2021 Translated by Deepl
Che quanto accaduto in questo 2021 sia stato, probabilmente, un fenomeno irripetibile, sta tutto in una frase che pronuncia Cesare Vigano, consigliere di ArcelorMittal CLN, il centro servizi la cui sede principale è a Caselette (To): «Sono in questo ambiente da 45 anni – dice Viganò – e non ho mai assistito a fenomeni estremi come quelli con i quali ci siamo dovuti confrontare in questi mesi».
Con «un 2020 decisamente pesante – spiega Viganò – ma che già nella fase finale aveva fatto pervenire segnali di ripresa, cui hanno fatto seguito otto mesi del 2021 caratterizzati da grande vitalità».
Con la specifica che «da novembre 2020 e giugno 2021 i prezzi sono praticamente triplicati, mentre da settembre ci dobbiamo confrontare con una situazione, che penso possa protrarsi fino alla fine dell’anno, caratterizzata da una forte pressione sulle quotazioni dei coils a caldo, che stanno arretrando, mentre i coils a freddo e quelli zincati registrano condizioni di maggiore stabilità».
All’andamento del mercato, secondo Cesare Viganò, «ovviamente non è estraneo quello legato alle importazioni, che hanno inciso molto e soprattutto sui coils a caldo e che sono state determinate dal fatto che la produzione di Acciaierie d’Italia non è stata sufficiente a rispondere alla domanda. Se, come si prevede, l’output di Taranto aumenterà sensibilmente nel 2022, la situazione potrebbe cambiare decisamente».
Quanto alle variazioni dei prezzi «determinate dal fatto che prima ognuno ha cavalcato l’onda positiva, anche con un certo tasso di speculazione – spiega il consigliere di ArcelorMittal CLN – ed il “rientro” che stiamo vivendo e che mi auguro possa essere il più “dolce” possibile», hanno determinato «un comportamento attendista da parte dei clienti ed un aumento delle pressioni che, come appare sempre più evidente, non fanno bene a nessuna componente della filiera dell’acciaio».
Proprio a proposito dei clienti, Cesare Viganò mette l’accento su un aspetto importante che dovrà caratterizzare l’evoluzione del settore nel 2022: «Il mercato avrà sempre più bisogno di chi saprà offrire un servizio, non a caso noi siamo un centro di servizio, migliore e più completo e per questo ArcelorMittal CLN sta già da tempo elaborando una strategia dedicata».
Che sarà caratterizzata, spiega, «dalla maggiore focalizzazione sulla necessità di “vendere” soluzioni e non solo acciaio, diventando sempre più un consulente in grado di affiancare l’utilizzatore finale, garantendo consigli operativi e magari finalizzati ad effettuare scelte più consapevoli, anche selezionando prodotti alternativi a quelli utilizzati abitualmente, puntando a maggiore efficienza ed economicità».
Con Cesare Vigano si affronta anche un tema più “personale”: «Questo periodo – spiega – lo sto vivendo, ma direi che lo stiamo vivendo come azienda, come una sorta di rodaggio che mi e ci permetterà di tornare pienamente operativi al più presto. A me – confessa – è mancata molto la possibilità di confronti diretti, come quelli che ho vissuto grazie a Made in Steel e ho patito questa penalizzazione, alla quale io come tutti non ero preparato, con grande sofferenza. Ora però si riparte e lo farò, e la cosa vale ovviamente anche per ArcelorMittal CLN, con ancora più determinazione rispetto al passato».
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