
Banzato: «Timori di rallentamenti per il caro-energia»
Per Federacciai tra le sfide del futuro ci sono rottame e logistica
6 ottobre 2021 Translated by Deepl
Accanto alla soddisfazione per un anno dell’acciaio straordinario, il presidente di Federacciai Alessandro Banzato non ha nascosto la preoccupazione per un possibile rallentamento dell’output come “effetto collaterale” dei rincari energetici.
«Se la crescita delle quotazioni continuerà come in questo ultimo periodo, è una questione di giorni valutare se e come fermare gli impianti per il livello eccessivo dei costi di produzione» ha detto il presidente incontrando i giornalisti, prima dell'assemblea annuale della Federazione ospitata da Made in Steel 2021.
La conseguenza, inoltre, potrebbe essere un nuovo shortage di materiale se la domanda si confermerà robusta. Uno scenario che il presidente di Federacciai ha ribadito essere già in corso in alcune regioni della Cina.
Un altro tema emerso con forza è legato alle potenziali conseguenze sul rottame di una conversione della siderurgia europea a forno elettrico. In particolare si è parlato di preridotto, sulla base delle ipotesi circolate circa la costruzione di un impianto a Taranto per alimentare la riconversione elettrica dell’ex Ilva: un intervento che eviterà eccessive distorsioni sul mercato italiano del rottame, anche se i livelli attuali di costo del gas naturale rendono l’investimento meno “sexy” rispetto al passato. Rispetto alla notizia della possibile realizzazione di un preriduttore in consorzio a Piombino, Banzato ha chiarito che «non è un'ipotesi al momento sul tavolo».
Federacciai insieme a Eurofer si è fatta promotrice anche di un confronto con la Commissione europea circa la limitazione all’export di rottame, norma di cui dovrebbe arrivare una prima bozza entro novembre.
Tra i temi del futuro per Banzato ci sarà anche la logistica, i cui costi nel corso dell’anno sono letteralmente esplosi.
Apertura del presidente di Federacciai anche ad un coinvolgimento dell’associazione nel piano nazionale per la siderurgia, «che gli ultimi sviluppi rendono sempre più importante».
Una particolare menzione al report di sostenibilità dell’associazione presentato oggi e del quale sono questi i temi principali:
- L’acciaio è un materiale permanente e quindi al 100% riciclabile, un esempio paradigmatico di economia circolare.
- Essendo i principali produttori europei da forno elettrico, i siderurgici italiani occupano il primo posto in Ue per quanto riguarda il riciclo del rottame.
- Anche gli scarti di lavorazione che si ottengono a valle dei processi di produzione dell’acciaio e di trasformazione vengono per la maggior parte riutilizzati e valorizzati o all’interno dello stesso ciclo o in altri ambiti applicativi.
- I produttori di acciaio hanno una forte propensione al miglioramento dei propri processi e prodotti e il 35% degli investimenti sono legati all’ambiente, alla salute ed alla sicurezza.
- La siderurgia italiana è anche protagonista nella transizione digitale e nell’innovazione, come pure nell’ambito della lotta al cambiamento climatico. La riduzione di emissioni di CO2 delle aziende italiane, meno 60% dal 1990, ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi climatici 2020 dell’Italia.
Davide Lorenzini
siderweb TG. Edizione del 13 giugno 2025

13 giugno 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.

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