23 agosto 2021 Translated by Deepl
Tutta la comunità di Odolo ha accompagnato Giovanni Battista Brunori nel suo ultimo viaggio. Lo ha fatto per rendere omaggio a un imprenditore coraggioso e lungimirante, ma soprattutto a un uomo generoso che ha amato la sua terra e l’acciaio che da sempre quella terra ha forgiato.
Giovanni Battista Brunori si è spento nella mattina del 19 agosto all'età di 90 anni, compiuti lo scorso primo marzo. Una scomparsa che lascia il segno nella siderurgia bresciana e non solo, al termine di una vita intrecciata con l’acciaio sin dall’infanzia. Fu il padre Bortolo, fabbro nella fucina di Giovanni Oliva, a instradare Giovanni Battista Brunori sulla via del ferro. Dopo un’esperienza come garzone in una panetteria di Odolo, nel 1950 l’allora diciannovenne Giovanni Battista cominciò a lavorare come operaio nella ILFO, azienda che produceva tondo per cemento armato e della quale Bortolo Brunori aveva acquisito una piccola quota societaria con l’intento di garantire un’occupazione al figlio. Solo 4 anni dopo, il 7 novembre 1954, Brunori fondò il laminatoio “Valsabbia” insieme a un gruppo di altri odolesi: Tito Bailo, Aristide e Giovanni Cerqui, Dante Comelli, Dante Oliva, Alessio ed Emilia Pasini. La crescita è veloce e nel 1963 il laminatoio diventa Ferriera Valsabbia.
Presto arriva la svolta tecnologica: nel 1968 viene inaugurato il primo forno elettrico; un secondo forno entrerà in funzione già tre anni dopo, nel 1971, quando lo stabilimento di Odolo impiega 150 operai e produce 70mila tonnellate di acciaio l’anno. «A metà degli anni ’70 erano in funzione quattro forni elettrici e tre laminatoi», aveva raccontato a siderweb il figlio, Ruggero Brunori, in occasione dei festeggiamenti per il 50esimo dell’azienda. Gli anni ’80 e ’90, poi, saranno di consolidamento: nel 1984 viene creata la Valfactor (prodotti finanziari e leasing); nel 1992 (con altri partner) la Galvarebar (tondino zincato); l’anno successivo prende il via la produzione di rete elettrosaldata nell’impianto di Sabbio Chiese. Negli anni successivi arrivano la partecipazione nella Pontenossa spa (Bg), che recupera i metalli contenuti nei residui derivanti dal processo di produzione di acciaio con forno elettrico; la costituzione con un partner tedesco della Valsabbia Deutschland, che oggi gestisce le unità produttive di Valsabbia Praha e Valsabbia Slovakia e ne commercializza i prodotti, e l’avvio della società Euroacciai, specializzata nella frantumazione di auto a fine vita e nelle successive selezioni e valorizzazioni.
Una storia di crescita ed espansione, molto oltre i confini della Valle Sabbia, manovrata con grande esperienza e carisma da Giovanni Battista Brunori e che continuerà a tagliare traguardi importanti con il figlio Ruggero.
«Lungimirante ed instancabile imprenditore – recita la nota di Ferriera Valsabbia - è stato il padre fondatore di Ferriera Valsabbia SpA. Lascia un vuoto incolmabile per la forza, l'umiltà, la generosità, il carisma e l'umanità che hanno contraddistinto tutta la sua vita. I traguardi raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. Chi lo ha conosciuto lo ricorderà per sempre. Lo salutiamo con dolore e con un sentimento di profonda e assoluta gratitudine».
I funerali sono stati celebrati lo scorso 21 agosto, nella chiesa parrocchiale di San Zenone a Odolo. Ai figli Ruggero e Paola, ai parenti e agli amici tutti le più sentite condoglianze dalla community dell’acciaio di siderweb.
Redazione siderweb
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