21 maggio 2021
Il titolo della nona edizione di Made in Steel, che si terrà dal 5 al 7 ottobre a fieramilano Rho, è “Rinascimento”. Oltre a essere «di buon auspicio», secondo Federico Mazzolari, presidente dell’Associazione Italiana di Metallurgia, può anche «significare una nuova interpretazione del ciclo produttivo dell’acciaio, che non dovrà essere rivolto solo all’economia produttiva, ma soprattutto all’efficienza energetica mirata alla riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni. La produzione di acciaio al mondo è responsabile per circa 2 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2, pari all’8% del totale. Le nuove tecnologie offrono alternative valide e l’acciaio potrà migliorare le proprie prestazioni in termini ambientali, sempre che ci sia una importante capacità finanziaria disponibile agli investitori». «L’acciaio – ha aggiunto - sta vivendo un momento speciale. I consumi sono tornati robusti e i prezzi sono più che raddoppiati nel giro di un paio di trimestri per effetto anche della necessità di ricostituire le scorte che nel II trimestre del 2020 tanti utilizzatori avevano praticamente azzerate».
In questo contesto congiunturale, AIM ha deciso di confermare la propria partecipazione alla Conference & Exhibition come espositore. D’altronde non ha mai fatto mancare la propria presenza. «Made in Steel – ha spiegato il presidente Mazzolari - è l’evento di riferimento per l’industria siderurgica nazionale e suscita costantemente una qualificata partecipazione internazionale. AIM, presente a Made in Steel dalla sua prima edizione, ci tiene a proporsi come l’associazione che sintetizza le attività di promozione della conoscenza metallurgica».
Vi presenterete all’evento con nuovi progetti e proposte?
La principale novità è che la nostra associazione si è organizzata per rendere disponibile la fruizione di molte attività in remoto e in tempi differiti. L’utente può disporre di corsi specialistici secondo le proprie esigenze temporali e ne può fruire direttamente dal proprio ufficio.
Siamo ormai vicini alla chiusura del primo semestre 2021. Che anno è per la siderurgia nazionale?
La siderurgia nazionale sta vivendo nel 2021 un anno positivo, sia per i prezzi che per le quantità. L’Italia ha ancora aperte aree di crisi irrisolte con Taranto e Piombino; dobbiamo sperare che la buona congiuntura siderurgica in atto faciliti la soluzione degli annessi problemi connaturati a due siti storici della produzione d’acciaio che potrebbero divenire esempi di una nuova siderurgia.
Come sta procedendo la ricca attività di formazione di AIM? Quali sono i prossimi eventi in calendario?
AIM ha saputo convertire con lestezza le proprie attività dalla presenza al virtuale ed ha creato il brand FaReTra (Fair Remote Training) per identificare i corsi e le iniziative tenuti via web. Tutta l’attività del primo semestre è stata portata in remoto. Alcune attività pratiche, come ad esempio le prove meccaniche, diventano efficaci se svolte in presenza; pertanto, sono programmate in autunno.
A fine maggio abbiamo a programma eventi di vasto interesse quali le Strutture Leggere, Materiali Metallici in Campo Eolico e poi in giugno si avvierà il Corso modulare sui Trattamenti Termici, Sinterizzazione delle Polveri Metalliche, Difetti nei Getti Pressocolati, il convegno internazionale High Tech Die Casting e le Giornate Nazionali sulla Corrosione e Protezione.
L’attività in presenza conteremmo di poterla riprendere dal mese di settembre con il corso itinerante Metallurgia Sicura. Seguirà in ottobre a Bari la conferenza internazionale dedicata alla Colata Continua ECCC10, che normalmente aggiorna il mondo della siderurgia sugli ultimi ritrovati in termini di tecnologia di colata.
Con i principali settori utilizzatori di acciaio che stanno attraversando cambiamenti epocali, si pensi all’automotive, quali crede possano essere i materiali che andranno a guadagnare quote di mercato? Quali le sfide per chi si occupa di metallurgia?
L’acciaio è presente ovunque nella nostra vita ed è fondamentale per un futuro sostenibile. Partendo da questi dati di fatto credo che l’acciaio, sebbene abbia già fatto molta strada nel percorso evolutivo, possa ancora crescere grazie alla scienza dei materiali e al controllo del processo produttivo che ne potranno ulteriormente accrescere la prestazionalità.
Acciai più resistenti, acciai più durevoli diverranno disponibili in modo economico riducendo la quantità specifica d’uso grazie alla possibilità di utilizzare spessori più sottili nella costruzione dei macchinari e delle strutture.
Elisa Bonomelli
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