4 maggio 2021
Il 2020 è stato un anno durissimo. Ma all’orizzonte, ora, si staglia un biennio contraddistinto da incrementi dei consumi di acciaio e da un diffuso miglioramento economico. Questo è ciò che emerge dalla presentazione di Stefano Ferrari (siderweb) durante l’ultima edizione del webinar Mercato & Dintorni.
Secondo i dati presentati da Ferrari, quest’anno «l’economia mondiale farà registrare una ripresa rispetto al 2020, trainata dal buon andamento degli USA e della Cina, che amplieranno il divario di crescita con l’Ue, destinata invece a percentuali più contenute». L’Italia «per tutti gli analisti vedrà il proprio PIL aumentare da un minimo del 3,4% ad un massimo del 5,5% rispetto all’anno scorso, andando vicino alla fine del 2022 alla chiusura del gap che si era creato nel 2020». Secondo le previsioni di Confindustria, nel nostro Paese nel 2021 il PIL crescerà del 4,1%, i consumi delle famiglie del 3,6% e gli investimenti fissi lordi di oltre il 9%, grazie soprattutto alla componente pubblica».
Per l’acciaio questo andamento si tradurrà in un aumento dell’attività dei settori utilizzatori dell’11% rispetto al 2020 e in un ritorno sopra al livello del 2019 già alla fine del 2022. In particolare, le costruzioni e gli elettrodomestici nazionali avranno i tassi di sviluppo migliori, superando già nel 2021 i livelli del 2019.
Per quanto concerne la siderurgia, cosa hanno raccontato i primi quattro mesi del 2021? «Dal punto di vista della produzione – risponde Ferrari – tra gennaio e marzo si è registrato un output in Italia di 6,286 milioni di tonnellate con un incremento del 18,9% rispetto al medesimo periodo del 2020, contro un +3,7% europeo». In particolare, i lunghi hanno avuto performance nettamente migliori rispetto ai piani (+29,2% contro +3,1%). Questi ultimi, secondo le rilevazioni effettuate da siderweb, «fanno registrare un aumento delle vendite e degli stock nel primo trimestre, con i volumi delle consegne di marzo che sono superiori del 5% anche a quelli di marzo 2019». Infine, sul versante dei prezzi si segnala una maggiore dinamicità dei prodotti piani rispetto ai lunghi, con i primi che sono cresciuti in maniera molto più intensa.
Concludendo, Ferrari ha spiegato che «le prospettive della domanda appaiono discrete, con i settori utilizzatori di acciaio in Italia che nel 2022 dovrebbero tornare ai livelli del 2019. Dal punto di vista dell’industria siderurgica italiana si nota una dicotomia abbastanza curiosa: i lunghi recuperano dal punto di vista della produzione ma sono i piani a mostrare i maggiori incrementi di prezzo».
Per consultare la presentazione proiettata da Ferrari basta cliccare sull'icona
14 marzo 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association; European Commission.
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