18 marzo 2021
La strategia comunicativa di Mario Draghi continua a essere improntata su pragmatismo e sobrietà, che a volte sfora nel silenzio. Ma se da un lato ciò sta avendo un effetto sanificatore in una riconfigurazione del quadro politico, dall’altro il silenzio a volte non è d’oro. È il caso dell’affaire AstraZeneca: nel caos comunicativo che è scoppiato dopo la sospensione di questi vaccini in via temporanea e cautelativa in Italia e in alcuni Paesi europei, sarebbe stato necessario che la politica parlasse ai massimi livelli, per scongiurare il rischio di ingenerare forme di sfiducia verso la campagna vaccinale.
Massimiliano Panarari
è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. È professore di ruolo alla Università Mercatorum di Roma, e insegna inoltre all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani La Stampa, Il Mattino di Padova, Il Piccolo e Giornale di Brescia, collabora con L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica e con siderweb.
Massimiliano Panarari
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