Scopri
Siderweb
Prova Gratuita 
I nostri video

Ambiente: le scorie da rifiuti a sottoprodotti

Da problemi e costi di gestione, inviate a recupero possono diventare risorsa, generando entrate all'azienda

lettura-notizia

L'introduzione dei principi dell'economia circolare si scontra spesso con una barriera invisibile: l'interpretazione della legislazione vigente in Italia per quanto riguarda le definizioni di rifiuto e di sottoprodotto. Se l'azienda si trova di fronte ad un materiale generato nel corso del ciclo di produzione e che fino ad oggi ha gestito come scarto con codice CER, oggi, in situazioni particolari definite appunto dalla legge, quello stesso materiale può essere invece definito sottoprodotto.

Un sottoprodotto può diventare materia prima, non viene inserito nel circuito di gestione dei rifiuti, ha un mercato. Insomma da problema e costo di gestione, inviato a recupero può diventare risorsa, generando entrate all'azienda che li produce.

È un'operazione non sempre facile, perchè l'individuazione del materiale come sottoprodotto deve rispondere a quattro caratteristiche definite nell'art 184 bis del D.Lgs. 152/2006:

  1. La sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto.
  2. È certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi.
  3. La sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale.
  4. L’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.

La Regione Lombardia dal 14 luglio al 15 settembre 2020 ha aperto la consultazione pubblica su due documenti con contenuti tecnici per la gestione circolare delle scorie nere di acciaieria (EAF-C) e delle terre esauste di fonderia.

Questi documenti sono stati creati nell’ambito delle attività dell’Osservatorio di Regione Lombardia per l’Economia Circolare e la Transizione Energetica che ha attivato un tavolo di lavoro tecnico sui residui delle attività metallurgiche, con l’obiettivo di rendere la loro gestione corrispondente alle strategie europee sull’economia circolare e facilitare l’attivazione di percorsi di gestione delle scorie metallurgiche così da migliorare i relativi impatti sia economici che ambientali.

Il Tavolo tecnico dell’Osservatorio per l’Economia Circolare e la Transizione Energetica  è composto da enti pubblici (Regione Lombardia, ANCI, ARPA Lombardia), rappresentanti dei produttori e di chi lavora o utilizza questi materiali (Federacciai, Assofond, Confindustria Lombardia, ANCE, Assomet), enti di ricerca e rappresentati di professionisti (ENEA, INSTM, Università di Brescia, Università Bocconi, Università di Milano-Bicocca, CROIL) e associazioni ambientaliste (Legambiente Lombardia).

I documenti tecnici sono finalizzati a definire quali sono le modalità e criteri perché questi residui possano essere trattati come rifiuti e quindi riciclati in prodotti da recupero secondo la legislazione dell’End-Of-Waste (EOW) oppure possano, in base all’art.184bis del D.Lgs.152/2006 essere, vedendoli ossia come “materie prime” da utilizzare al meglio con la corretta tutela ambientale

Nei documenti tecnici la logica di approccio è ribaltata: si parte dalle caratteristiche fisiche delle scorie metallurgiche, analizzandone i possibili utilizzi in base alla composizione e alla genesi, facendo riferimento alle migliori tecnologie disponibili, alla ricerca scientifica e ai case studies di altri Paesi Ue, in cui l’utilizzo di questi materiali è già ampiamente consolidato e sperimentato.

I due documenti redatti potranno pertanto diventare utili riferimenti sia per i produttori che scelgono di gestire i propri residui come “sottoprodotti” (art. 184-bis del D.lgs 152/06), sia per le Autorità competenti che possono già ora autorizzare in procedura ordinaria o in AIA il riciclo dei materiali come “end of waste caso per caso” (art. 184-ter del D.lgs 152/06).

Quindi fino al 15 settembre è possibile per tutti gli operatori e gli esperti inviare osservazioni che saranno oggetto di valutazione da parte del Tavolo tecnico ricordando che poi i due testi nella loro formula definitiva saranno inviati al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per diventare effettivamente linee guida per il settore metallurgico.


Scorie AST Terni: disco verde per Tapojärvi

La Regione Umbria: «Non determina impatti ambientali significativi e negativi». Finlandesi soddisfatti

di Marco Torricelli

Recupero scorie all’AST Terni: Tapojärvi ottimista

«Non sarà necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale. Rispetteremo i tempi di lavorazione»

di Marco Torricelli

Ast Terni: passo avanti per il recupero scorie

Conclusa positivamente la Conferenza di servizi preliminare del progetto che sarà realizzato da Tapojärvi

di Marco Torricelli

Scorie di acciaio: nuovo brevetto per il recupero e il riutilizzo

«Ottenuto – racconta Giacomo Bouadbali – dopo una serie di test iniziati su input di Antonio Beltrame»

di Marco Torricelli

Tapojärvi: «Progetto AST indipendente da vendita»

L’ad Martti Kaikkonen: «Operativi a fine 2021. Già investiti 20 milioni di euro per recupero e riciclo delle scorie»

di Marco Torricelli

Ambiente: Cogne Acciai Speciali sempre più “verde”

Un accordo con Edison per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili che coprirà il 6% dei consumi

di Marco Torricelli

Agosto 2020: tra temporali e Earth Overshoot Day

Guadagnati 24 giorni tra la richiesta di risorse e servizi ecologici e la capacità della terra di rigenerarli

di Maria Luisa Venuta

Cina: nuovo impianto per riciclare scorie inox

Zhongjin Stainless Steel, una consociata del gruppo Liuzhou Iron & Steel vuole recuperarne 300mila tonnellate all'anno

di Marco Torricelli

Riuso delle scorie di acciaio: ENEA ha un progetto

Un impianto solare a concentrazione le utilizzerà per accumulare energia termica ad alta temperatura

di Marco Torricelli

Outokumpu studia un forno alimentato da scorie

Sarà costruito a Tornio, in Finlandia, produrrà una lega ferrocromo-nichel con un risparmio del 30% di energia

di Marco Torricelli

Scorie AST. Tapojärvi: «Operativi nel 2021»

L’azienda finlandese che le dovrà riciclare si presenta a Terni: «Investiremo 50 milioni di euro»

di Marco Torricelli

Scorie di acciaio: anche l’India punta al riciclo

Attualmente ad essere riutilizzate sono solo quelle da altoforno, ma si vuole favorire il riuso anche delle altre

di Marco Torricelli
Altre News

Lascia un Commento



“Non è l'azienda che paga i salari. L'azienda semplicemente maneggia il denaro. È il cliente che paga i salari”

Henry Ford

DOSSIER

Dossier

Futura Expo 2023

Acciaio ancora protagonista di sostenibilità

ARTICOLI SIMILI

Scorie AST Terni: disco verde per Tapojärvi

La Regione Umbria: «Non determina impatti ambientali significativi e negativi». Finlandesi soddisfatti

di Marco Torricelli

Recupero scorie all’AST Terni: Tapojärvi ottimista

«Non sarà necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale. Rispetteremo i tempi di lavorazione»

di Marco Torricelli

Ast Terni: passo avanti per il recupero scorie

Conclusa positivamente la Conferenza di servizi preliminare del progetto che sarà realizzato da Tapojärvi

di Marco Torricelli

Scorie di acciaio: nuovo brevetto per il recupero e il riutilizzo

«Ottenuto – racconta Giacomo Bouadbali – dopo una serie di test iniziati su input di Antonio Beltrame»

di Marco Torricelli

Tapojärvi: «Progetto AST indipendente da vendita»

L’ad Martti Kaikkonen: «Operativi a fine 2021. Già investiti 20 milioni di euro per recupero e riciclo delle scorie»

di Marco Torricelli
Altre News

MERCATI

SPECIALI

Speciali

Speciale Congiuntura 2023

Produzione, commercio, prezzi: le analisi dei dati e dell'andamento dell'acciaio nel 2023 a cura dell'Ufficio Studi siderweb.

Altri Speciali

Riciclo imballaggi

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»
A cura di Federico Fusca

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»

Una sola richiesta: «Uniformare i sistemi di calcolo delle quantità riciclate per raggiungere i target comuni»