28 luglio 2020
Il 2020, secondo le proiezioni elaborate da UBI Banca, sarà «particolarmente severo» anche per le imprese della filiera dell’acciaio, ma «emergono una serie di evidenze favorevoli» in base alle quali è possibile prevedere un «recupero successivo», visto che «nel primo mese positivo – dopo il periodo difficile determinato dalla pandemia da Covid-19 – si è registrato il recupero di un terzo di quanto perso in precedenza».
A dirlo è stato Giovanni Barone (responsabile del Servizio studi di UBI Banca), nel corso del webinar che ogni mese siderweb dedica a Mercato & Dintorni, durante il quale ha illustrato come nel concreto l’attività di analisi partecipa ed influenza le strategie creditizie di un gruppo bancario.
Partendo dal presupposto che nelle elaborazioni degli istituti di credito «gli scenari macroeconomici sono declinati a livello settoriale e geografico, guardando sempre la situazione in prospettiva».
Quattro, ha spiegato Giovanni Barone, sono gli elementi sui quali si concentra l’attenzione prima di mettere a punto le strategie: «Le prospettive di crescita, la propensione all’export, il rischio creditizio e la redditività bancaria». La combinazione dei quattro driver «porta ad elaborare un’analisi che determina un outlook settoriale».
Per il primo elemento, il responsabile del Servizio studi di UBI Banca, ha parlato di una «metallurgia che ovviamente risente della situazione, ma è ragionevole attendersi che il gap che si è determinato possa essere ridotto nel 2021-2022, con un lento spostamento da situazioni di maggiore difficoltà ad un posizionamento migliore».
Giovanni Barone ha poi spiegato che «i settori che hanno maggiore propensione all’export reagiranno meglio e la metallurgia è tra questi», confermando la previsione di un recupero i cui primi segnali si stanno già vedendo.
Anche perché, sempre secondo il responsabile del Servizio studi di UBI Banca, «la metallurgia è in una posizione intermedia rispetto al rischio creditizio e le aspettative, con l’unica eccezione rappresentata dal settore delle costruzioni, sono positive per il futuro».
Interessante, infine, anche per comprendere le motivazioni delle scelte che il sistema bancario fa, la descrizione del contesto relativo alla redditività bancaria: «I tassi attivi non sempre sono stati in grado di coprire il rischio assunto e, dal 2013 al 2017 in particolare, il rendimento è stato negativo, poi si è andati migliorando ed il trend è confermato».
Per consultare le slide mostrate da Giovanni Barone basta cliccare sull'icona
8 novembre 2024
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