24 luglio 2020
È stata tra le prime aziende a confermare la propria partecipazione (per la quarta volta) a Made in Steel la Negri spa, che a Valmadrera, in provincia di Lecco, si occupa di lavorazione e commercio di prodotti in acciaio destinati alle costruzioni, all’industria e alla carpenteria.
Lo ha fatto certo per «opzionare uno stand in una posizione strategica» ha detto l’amministratore delegato Nicola Negri (al centro nella foto di apertura). Ma anche e soprattutto perché la Conference & Exhibition «è un evento molto importante da presidiare. In tre giorni, a livello di pubbliche relazioni, si ha la possibilità di incontrare e parlare proprio con tutti i clienti e i fornitori. Da questo punto di vista si realizza di più in neppure mezza settimana a fieramilano, che non in un anno di lavoro. Ed è un evento ancora più esclusivo perché si tiene ogni due anni».
La nona edizione, quella del 2021, cadrà in un momento particolarmente arduo per la filiera dell’acciaio, vista la crisi industriale innescata dall’emergenza sanitaria. Per questo, pur essendo il mercato di riferimento di Negri per la quasi totalità nazionale, non si esclude a priori la ricerca di interlocutori internazionali. L’Italia, però, resta la piazza principale, tanto più che «credo ci sia ancora molto da investire. Dobbiamo ancora raggiungere diverse aree di mercato. Da questo punto di vista, siamo in espansione».
Per farlo, Negri sta investendo sui propri macchinari: «Entro fine anno entrerà in funzione una nuova macchina taglia e fora per travi, che ci permetterà di aumentare la nostra capacità produttiva. Purtroppo oggi, con il mercato che ha una visibilità sempre più corta – ha spiegato Negri -, ci capita di perdere degli ordini, perché non riusciamo a soddisfare la domanda nei tempi brevi richiesti. Questo investimento ci permetterà non solo, quindi, di offrire un servizio più celere, ma anche di acquisire nuovi clienti».
La Negri conta circa 30 addetti, tra interni ed esterni. E durante il lockdown non ha mai fermato le proprie attività. «Il mercato è abbastanza calmo al momento – ha detto Negri – e non mi aspetto grandi cambiamenti nei prossimi mesi. Sono fermi soprattutto i grandi ordini, perché avverto un certo timore per quel che potrebbe succedere dopo l’estate. C’è chi immagina una seconda fermata obbligata per via dell’emergenza sanitaria. Ma restiamo fiduciosi e speriamo si muova qualcosa, continuando a lavorare su commesse medio-piccole».
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