24 febbraio 2020
Massima tutela e massima precauzione, in una situazione che va monitorata di ora in ora e che potrebbe subire repentini cambiamenti. Questo l’atteggiamento delle imprese siderurgiche nel maremoto di incertezza scatenato dall’esplosione dei contagi da coronavirus nel Nord Italia.
In attesa di linee guida chiare e dedicate da parte degli organi competenti, ogni azienda si è di fatto organizzata in maniera indipendente, anche se le iniziative messe in campo sono praticamente comuni.
Particolare attenzione è stata rivolta all’emergenza dai produttori, che hanno in organico il maggior numero di dipendenti lungo la filiera. Le aziende interpellate da siderweb hanno indicato di aver posto in essere dei controlli dedicati nel caso di dipendenti provenienti dalle zone limitrofe ai centri di focolaio. In aggiunta sono state sospese tutte la riunioni fisiche, operative o formative, e le trasferte. In aggiunta si stanno gestendo le turnazioni al fine di poter avere il minor numero possibile di dipendenti presenti nello stesso posto nel medesimo momento, in particolare su mense e spogliatoi.
Le associazioni di categoria come Federacciai e Assofermet stanno svolgendo il ruolo di aggregatore di informazioni, fornendone il maggior numero possibile e mettendo a disposizione degli associati tutta la documentazione ufficiale inerente all’epidemia.
Federacciai ha inoltre annunciato di aver sospeso le riunioni fisiche, ma di essere pienamente operativa anche da remoto al fine di continuare a fornire il massimo supporto agli associati.
Se questa è l’attualità con cui ci si confronta dopo il precipitare della situazione negli ultimi giorni, si aprono anche altre questioni a cui si dovrà dare risposta per superare gli ostacoli messi in atto dal cigno nero del 2020.
In primis la logistica, che come visto anche in Cina è stato uno degli elementi penalizzanti dell’epidemia. Il rallentamento nella circolazione delle merci sia in entrata che in uscita crea non pochi problemi al comparto siderurgico e industriale in generale.
Nel caso della produzione da forno elettrico potrebbe crearsi qualche tensione sul fronte degli elettrodi, visto che la maggior parte delle forniture proviene dalla Cina, anche se al momento la situazione viene definita stabile.
Al di là delle singole casistiche il sentimento dominante sembra ancora una volta l’incertezza, che potrà essere superata ancora una volta un passo alla volta. In situazioni come queste così come in passato torna più attuale che mai il motto di Winston Churchill durante la seconda guerra mondiale «Keep Calm and Carry On», vale a dire «manteniamo la calma e andiamo avanti».
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