26 novembre 2019
Il Governo italiano sta seriamente pensando di intervenire in Ilva attraverso Invitalia mentre appare più difficile il ricorso a Cassa depositi e prestiti.
A dirlo è stato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (nella foto di testa), a margine dell’audizione parlamentare nella quale stamattina ha illustrato le linee programmatiche del Governo.
«Stiamo valutando diverse ipotesi – ha detto Patuanelli – ma quella relativa a Cassa depositi e prestiti è difficile in quanto, per statuto, non può intervenire in aziende che non abbiano stabilità patrimoniale ed economica».
Alla domanda se Invitalia – l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, controllata totalmente dal ministero del Tesoro – sia una possibilità, il ministro ha risposto: «È una delle possibilità sul campo, sì. Il ministro dell'Economia Gualtieri sta lavorando sulla questione. Dopo la sua indagine presenterà una proposta su un possibile intervento statale».
La commissione Bilancio del Senato ha intanto dichiarato inammissibile l'emendamento della Lega alla manovra che punta a ripristinare lo scudo penale per ArcelorMittal nella realizzazione del piano ambientale per l'ex Ilva. La proposta di modifica, a prima firma Salvini, è stata bloccata per «estraneità di materia».
Nella causa civile sul ricorso cautelare d'urgenza presentato dall'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva di Taranto contro la richiesta di recesso dal contratto d'affitto avanzata da Arcelor Mittal – la prima udienza è ancora in calendario per domani al Tribunale di Milano, davanti al giudice Claudio Marangoni, ma come anticipato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe essere rinviata – si sono costituiti anche la Regione Puglia e il Comune di Taranto.
14 febbraio 2025
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