14 novembre 2019
Giornata ancora di transizione sul fronte della vicenda Ilva. Mentre domani 14 novembre azienda e rappresentanti dei lavoratori sono stati convocati al MiSe alle 15, oggi di fatto la vicenda procede in sordina. Poche le notizie che circolano sulle possibili exit strategy dalla crisi.
È stata invece smentita la permanenza dell’azienda fino a maggio, la notizia circolata come un punto fermo del colloquio tra il governatore pugliese Michele Emiliano e Lucia Morselli, vale a dire la permanenza dell’azienda fino all’udienza di maggio sul ricorso a Tribunale di Milano.
A smentire la cosa è stato lo stesso governatore Emiliano che ha definito la durata di permanenza come una sua deduzione, e non come un’informazione comunicata dall’Ad Morselli nel colloquio.
L’attenzione nel frattempo si sposta alla prossima settimana, quando verrà convocato il Consiglio dei ministri relativo alla vicenda Taranto.
Nel frattempo l’orologio continua a scorrere e l’appello resta quello che chiede di stringere i tempi su una soluzione alla crisi.
Ma un nuovo segnale di allarme viene lanciato dal segretario generale della FIM-CISL Marco Bentivogli: «Questa mattina l’ad di ArcelorMittal Lucia Morselli - spiega - ha comunicato alle RSU il piano di fermate degli altoforni: Afo2 il 12 dicembre, Afo4 il 30 dicembre e Afo1 il 15 gennaio mentre verrà chiuso il treno nastri2 tra il 26 e il 28 novembre per mancanza di ordini. Se ancora non fosse chiaro la situazione sta precipitando in un quadro sempre più drammatico che non consente ulteriori tatticismi della politica».
30 aprile 2025
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