19 maggio 2017
RHO (MI) - Il Gruppo Lucefin di Cividate Camuno (Bs) cresce nei primi mesi del 2017 e punta ad aumentare la marginalità nell’arco dell’anno.
«C’è però un aspetto delicato in questo periodo ed è l’approvvigionamento della materia prima - spiega da Made in Steel l’amministratore delegato Giorgio Buzzi -. Nel nostro settore i fornitori principali sono italiani e, con A.Fer.Pi. assente e la Leali Steel che non ha ancora trovato un nuovo proprietario, ci troviamo con carenza di materiale. Ciò è dovuto anche ad una politica di approvvigionamento dei clienti diversa dal passato, dato che nessuno fa più stock e tutti lavorano just in time».
Strutturato sia per la produzione di prodotti speciali che di commodities, il Gruppo Lucefin punta forte su entrambi i campi.
«Migliorare il processo permette di creare utili anche con i prodotti a bassa marginalità - spiega Buzzi -, mentre, per gli acciai speciali, controlli e trattamenti termici la fanno da padrone. Qui bisogna però stare attenti perché, se da un lato possono darti grandi soddisfazioni, dall’altro la produzione deve essere remunerata».
Al capitolo Industria 4.0 Buzzi sottolinea come «il gruppo sia quindici anni che si muove in questa direzione. A settembre invece entrerà in funzione l’ultimo cingolo sulla linea in Tre Valli Acciai per la produzione di tondi ed esagoni».
In corso anche valutazioni su nuove tipologie di cottura. Un cardine del business del gruppo rimane sempre il personale, «sia in sede di formazione di quello interno sia d’inserimento di nuove risorse, rigorosamente under 35», così come centrali rimangono comunicazione e visibilità. «Proprio per questo abbiamo deciso di venire a Made in Steel, al contrario di alcuni nostri competitor - spiega l’ad -. Siamo molto soddisfatti della scelta perché in tre giorni abbiamo parlato con più di duecento clienti».
Stefano Martinelli
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