15 febbraio 2022 Translated by Deepl
Non ci sarebbero solo domanda e offerta a governare l’andamento del mercato dell’acciaio inossidabile in Italia. A illustrare la “terza dimensione” dell’inox è stato Paolo Viganò del Centro Inox nel corso del webinar “Inox: domanda forte, prezzi record”, ed è la dimensione che riguarda le normative che regolano l’utilizzo dei materiali, ad esempio in campo alimentare.
Anche quella delle normative, diversamente da quanto si potrebbe pensare, non è una dimensione fissa ma tende a mutare. Proprio su queste modifiche si è concentrato l’intervento di Viganò.
«Le norme sono degli strumenti essenziali per lo sviluppo del mercato – ha detto l’esperto del Centro Inox -. Esse, infatti, regolamentano le condizioni di fornitura, sono un ausilio per l’utilizzo dei prodotti forniti dalla filiera produttiva e possono agevolare la scelta dei materiali e la progettazione. In questo contesto, quindi, quanto più il mercato fa uso di una norma tanto più la norma può essere ritenuta “di successo”».
Viganò ha anche rimarcato come i consumi di acciaio inossidabile siano ripartiti nei vari settori utilizzatori in Italia, percentuali che sono ben differenti rispetto a quelle che siamo abituati a vedere per l’acciaio al carbonio.
In particolare, il settore a maggior assorbimento di inox è l’alimentare 20%, seguito dalla chimica e petrolchimica 19%, elettrodomestici e casalinghi 16%, ristorazione collettiva 12%, edilizia e infrastruttura 9%, trasporti 8%, farmaceutica 7%, energia 4%, mentre il 5% finisce sotto la voce “altri”.
L’esperto si è poi concentrato su tre settori in particolare che hanno subito le maggiori modifiche normative a partire del maggior consumatore di inox, a partire dall’alimentare.
«Una prima modifica alla normativa per quanto riguarda l’alimentare è relativa al tubo saldato, dove la EN10357 è stata revisionata sulla base delle nuove esigenze di mercato. La norma sta terminando il proprio iter e sarà probabilmente in pubblicazione entro la metà dell’anno. Lo scorso anno una nuova norma analoga, la EN10374, è stata pubblicata per i fittings che non avevano una norma europea. Questo permetterà quindi a clienti e fornitori di avere un pacchetto completo tubi e curve, raccordi e riduzioni, in un mercato storico da presidiare dall’avvento di materiali alternativi. E questo agevola il lavoro di progettisti e impiantisti».
Il secondo settore su cui è stata focalizzata l’attenzione è quello delle costruzioni e dell’edilizia. Edilizia su cui si sta concentrando un lavoro da parte della Comunità europea per cercare di emanare norme aggiornate e in accordo con i regolamenti in vigore. Al termine di questo lavoro si arriverà a una "standardization request" per l’armonizzazione delle varie norme in materia.
«Il processo è abbastanza lungo, ma dovrebbe concludersi entro la fine del 2022, al massimo i primi mesi del 2023 per la richiesta di standardizzazione che porterà alla revisione, ad esempio, della EN 10088-4 ed EN 10088-5. Oltre ad una norma armonizzata per il tubo strutturale». Un processo che poi dovrebbe essere applicato anche per il tondo C.A. in inox. «L’attesa di queste modifiche è di un allineamento dei consumi di settore tra l’Italia 9% con la media europea del 15%-18%».
Un ultimo settore particolarmente interessante è quello dell’acqua potabile: la pubblicazione della direttiva UE 2020/2184 potrebbe aumentare l’utilizzo di inox in questo settore.
«Il focus in particolare si concentra sul fatto che deve essere garantita l’inerzia del materiale utilizzato. Ci sarà una selezione e autorizzazione di materiali entro il 2025 che comprenderà sicuramente anche gli acciai inossidabili».
Questo potrebbe creare un nuovo mercato di sbocco per i prodotti inossidabili oggi scarsamente utilizzati in questo comparto, ma che per le proprietà intrinseche nel materiale riescono a soddisfare tutti i requisiti richiesti dal legislatore.
Davide Lorenzini
Lascia un Commento