15 febbraio 2022 Translated by Deepl
Puntuale e precisa è stata l’analisi di Achille Fornasini, Partner & Chief Analyst di siderweb, proposta nel webinar “Inox: domanda forte, prezzi record”. Analisi che ha dato modo di capire non solo l’andamento puntuale di materie prime e finiti del mondo inossidabile, ma anche i macro-trend che stanno animando il mercato.
«Guardando i grafici relativi alle materie prime – ha evidenziato Fornasini –, salta immediatamente all’occhio l’effetto depressivo del "cigno nero" rappresentato dalla pandemia di Covid-19 nel 2020. Depressione a cui è seguita un’esplosione post pandemica che ha caratterizzato il 2021, su cui ci concentreremo e che continua anche in questa apertura di 2022. Bl primo mese dell’anno ha visto infatti il comparto metalli guadagnare mediamente un 12%, l’acciaio nello specifico un +5%, entrambi sostenuti dall’esplosione dell’energia (+20%) da inizio anno, che rappresenta un nuovo "cigno nero" per l’economia mondiale».
L’analista ha però precisato che queste tensioni esulano dalle dinamiche di mercato: sono piuttosto legate a crisi geopolitiche in atto. Pertanto, l’aspettativa è di un rientro entro livelli più consoni non appena «ci si renderà conto che di gas naturale ce n'è in abbondanza».
Entrando nello specifico delle materie prime legate all’acciaio inossidabile, Fornasini ha passato in rassegna rottame, nichel, cromo, molibdeno, silicio e manganese.
«Per quanto riguarda il rottame, rilevato sul mercato turco, la tendenza è sicuramente rialzista e punta già con un +5% nel primo mese dell’anno a superare i massimi registrati nel maggio scorso. Il nickel al momento resta il sorvegliato speciale, l’estrema debolezza delle scorte porta a pensare la possibilità di ulteriori rialzi. Il fatto che il materiale risulti tra i principali utilizzati delle batterie di ultima generazione destinate alla e-mobility porta a pensare che la carenza proseguirà, aprendo alla possibilità di nuovi rincari».
Cromo, molibdeno, silicio e manganese hanno invece avuto un andamento simile con una netta impennata nel 2021, cui è seguita una breve correzione. Ora la fase è di spostamento sostanzialmente laterale, con i prezzi che oscilleranno nel range compreso tra i massimi e i minimi di correzione raggiunti.
«Chiudendo sui finiti: per le serie AISI 304 a caldo e freddo, 316 e 430 a freddo possiamo notare una comunanza nel permanere in una situazione di prolungato ipercomprato che ha innalzato i prezzi a picchi triennali, e che ha determinato un ampliamento sensibile nel delta tra i prezzi dei finiti e le quotazioni degli elementi di produzione. Una condizione di tensione prolungata, che mi fa ipotizzare una fase di rifiato che però nel caso della persistenza di domanda potrebbe anticipare dopo uno spostamento laterale un nuovo movimento rialzista».
Davide Lorenzini
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