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RICREA: a Ecomondo con siderweb per parlare di tecnologie green e Cbam

Il presidente Rinaldini: «Riciclo degli imballaggi in acciaio oltre l'80%, ecco come consolideremo il risultato»

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MILANO – Si terrà domani a Rimini, nella cornice di Ecomondo, il convegno “Acciaio: transizione ecologica tra materie prime, mercato e Cbam”, organizzato da siderweb in collaborazione con RICREA. Principale obiettivo: illustrare come il mondo delle materie prime siderurgiche sta affrontando la rivoluzione “green”, attraverso gli interventi di Carlo Mapelli (Politecnico di Milano) e Stefano Comisi (studio legale Armella & Associati), nonché una tavola rotonda moderata da Francesca Morandi (content manager siderweb) alla quale parteciperanno Alessandra Barocci (responsabile Sostenibilità Arvedi) Domenico Rinaldini (presidente RICREA) e Francesco Semino (chief sustainability officer Acciaierie Venete).

Più in generale, Ecomondo sarà anche un momento di incontro, condivisione e discussione con i principali player del settore, nonché un’occasione per fare il punto sugli obiettivi raggiunti nel settore. L’importanza di questa manifestazione e gli ultimi risultati ottenuti sono i temi di cui abbiamo chiesto un’anticipazione al presidente di RICREA, Domenico Rinaldini.

Come RICREA, partecipate in questi giorni (7-10 novembre) a Ecomondo, fiera della sostenibilità ambientale giunta quest'anno alla 26ª edizione. Lo farete non solo con uno stand, ma anche con un convegno organizzato insieme a siderweb. Perché è importante per voi essere presenti a questo evento?
Ecomondo è una manifestazione alla quale partecipiamo dalla sua stessa nascita. Per noi è molto importante essere presenti perché, oltre ad essere una vetrina per le attività che svolgiamo, la fiera è anche un momento di incontro e confronto con tutti gli attori della filiera. Quest'anno, grazie anche a siderweb, si affronteranno due temi particolarmente interessanti. Innanzitutto, quello dello sviluppo delle tecnologie "green" per la produzione di acciaio, fondamentale per la nostra attività. Credo che la relazione del prof. Carlo Mapelli sarà molto utile per capire quali possono essere i possibili percorsi verso una produzione che sia in linea con le richieste sempre più rilevanti e stringenti in tema ambientale. Il secondo tema è quello del Cbam, che sta preoccupando molto gli attori del settore. È iniziata una fase di transizione di questo meccanismo, che riceverà probabilmente modifiche da parte della Commissione e i cui aspetti devono ancora essere interpretati, chiariti.
Tornando a Ecomondo, se guardiamo la sua storia si può dire che sia iniziata come una manifestazione quasi locale, ristretta a pochi specialisti. Oggi è diventata importantissima e notiamo che continua a crescere di anno in anno. Il numero dei partecipanti è sempre maggiore, il che dimostra da una parte l'interesse reale delle aziende verso i problemi ambientali, dall'altra il desiderio di tutti gli attori di portare proposta o ascoltare suggerimenti che nascono nel nostro settore. 

L'Italia è un Paese virtuoso in termini di performance di economia circolare. Lo scorso anno ha avviato al riciclo oltre l'80% degli imballaggi in acciaio. Ci parli meglio di questo importante risultato.
Vorrei partire dalla premessa che l'acciaio è un materiale permanente: si può riciclare all'infinito senza che ne vengano alterate le caratteristiche qualitative iniziali. Di conseguenza, si presta perfettamente al riciclo e soddisfa perfettamente i requisiti dell'economia circolare. Noi come consorzio RICREA facciamo parte del sistema CONAI e siamo nati con l'emanazione del famoso decreto Ronchi, sulla base del quale ci occupiamo di organizzare con i Comuni d'Italia i sistemi di raccolta e avvio al riciclo degli imballaggi in acciaio. Negli anni questo sistema ha lavorato molto bene: quello CONAI nel suo insieme è stato giudicato, secondo uno studio dell'Università Bocconi e del Wuppertal Institut (istituto tedesco per il clima, l'ambiente e l'energia, ndr), come il più efficace, efficiente e trasparente, nonché come il meno costoso in Europa. D'altra parte, i target previsti dal decreto Ronchi e, prima ancora, dalla direttiva europea sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, sono stati tutti raggiunti con notevole anticipo. Il tasso di riciclo degli imballaggi in acciaio supera ampiamente l'obiettivo per il 2025 (70%) e, lo scorso anno, ha addirittura superato l'80% fissato per il 2030 dall'Ue. Una dimostrazione nei numeri che il sistema funziona. 

Come pensate di consolidare e addirittura migliorare questo risultato?
Sicuramente ora inizia la parte più difficile. Quando si raggiungono numeri elevati, diventa difficile mantenerli. La nostra strategia per i prossimi anni è basata su alcuni punti fondamentali. Innanzitutto, continueremo a lavorare con i Comuni, con l'Anci, nelle aree in cui siamo un po' indietro rispetto alla media nazionale. Si trovano prevalentemente al Sud, ma in qualche caso anche al Nord. In questo modo potremo non solo consolidare ma anche migliorare il tasso dell'80%. L'obiettivo, in accordo e con l'aiuto dell'Anci, è quello di sviluppare ancora di più la raccolta differenziata.
In secondo luogo, continueremo a dare la giusta informazione al cittadino, che è l'altro attore importante della filiera. Se, infatti, non conferisce correttamente, chiaramente la raccolta non può dare risultati ottimali. Negli anni come RICREA abbiamo messo in campo diverse azioni di comunicazione. In particolare, ci siamo concentrati sulle scuole, perché riteniamo sia molto importante lavorare sui ragazzi di oggi per avere buoni cittadini domani. Nell'ambito della scuola abbiamo investito e continuiamo a investire molto con iniziative diversificate. Un dato rilevante è quello relativo agli studenti con cui siamo entrati in contatto negli anni: oltre 350mila. Ci inorgoglisce inoltre il fatto che negli ultimi anni siamo stati scelti dal ministero degli Esteri per sviluppare questo progetto di comunicazione anche in alcune scuole italiane all'estero. Un'ulteriore conferma che questa è la strada giusta.
Infine, c'è anche un'attività di comunicazione che definirei "standard", ossia quella rivolta agli attori della filiera, per informarli dei risultati raggiunti e delle cose da fare. Lavoriamo molto su iniziative locali laddove abbiamo la necessità di fornire informazioni e supporto specifici ai Comuni che intendono sviluppare la raccolta. 

A proposito di comunicazione, nei giorni scorsi avete lanciato uno spot pubblicitario.
Sì, a fine ottobre siamo partiti con una campagna radiofonica e televisiva a livello nazionale, con l'obiettivo di informare gli attori della filiera e, soprattutto, i cittadini dei traguardi raggiunti. In sostanza, per informarli del fatto che con il loro aiuto abbiamo superato l'importante risultato dell'80% di tasso di riciclo. Nel caso specifico di questa campagna di comunicazione, l'obiettivo è duplice: c'è quello di dare l'informazione, perché è giusto far sapere alle persone che quello che hanno fatto ha portato al raggiungimento di certi risultati; e c'è poi l'obiettivo di educare per il futuro, di tenere alta l'attenzione. Infatti, il target dell'80% viene mantenuto solo se coloro che ci hanno permesso di raggiungerlo continueranno a fare ciò che hanno fatto. Allo stesso tempo, possiamo migliorarlo coinvolgendo altre persone. 

L’appuntamento con il convegno siderweb e RICREA “Acciaio: transizione ecologica tra materie prime, mercato è CBAM” è per giovedì 9 novembre dalle 14:00 alle 16:00 presso la fiera Ecomondo di Rimini (Pad. B1, stand 211-410). Per ulteriori informazioni e per iscriversi, cliccare qui.


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