12 novembre 2024 Translated by Deepl
Tratta sia prodotti lunghi che piani la Profil Center di La Loggia, Torino. Il suo amministratore delegato, Riccardo Bruno, si aspetta l’avvio di una tendenza rialzista dei prezzi dell’acciaio «entro il primo trimestre 2025, spinta da una probabile ripartenza della Cina e, soprattutto, dalle misure protezionistiche che l’Ue ha adottato. Il mio pensiero, però, rimane legato a domanda-offerta: se la domanda non riparte, si assisterà comunque a una forte debolezza del prezzo. Le quotazioni tenderanno sì all'aumento, ma esso resterà incerto se non sarà supportato da eventi straordinari o da stimoli importanti all'economia».
L’azienda opera nel settore dei profilati aperti a freddo da oltre 40 anni e, dal 2020, nella commercializzazione e trasformazione di prodotti siderurgici piani. «Negli ultimi 5 anni abbiamo avviato un percorso di crescita per acquisizioni e sviluppo prodotti. Nel 2023 – ha ricordato Bruno - abbiamo presentato il nostro nuovo centro servizi, LCP srl, rivolto solo a conto terzi. Quest’anno presenteremo la Pro-Rsb srl, nata nel 2024 per condurre e rilevare la storica Profilcar, produttrice di sponde per macchinari agricoli, veicoli industriali e commerciali, così da completare la gamma dei prodotti da profilatura e pressopiegatura».
Visti questi investimenti, come vi presenterete a Made in Steel 2025?
A Made in Steel arriveremo con alcune soluzioni per il settore delle carpenterie metalliche e nel settore edile. L’evento è un appuntamento che tutti i miei clienti esteri attendono per incontrarci. Conosco Emanuele Morandi (il presidente di siderweb, ndr) da fine Anni ‘80 e sono orgoglioso di essere stato uno dei promotori di siderweb, organizzando per il Piemonte e la Liguria eventi promozionali, quindi come non partecipare!
Puntate più a consolidare relazioni di business già in essere o ad avviarne di nuove?
È la 5^ edizione alla quale partecipiamo e per noi è principalmente un momento di incontro con i nostri clienti/fornitori. Sottolineo però che, soprattutto nelle ultime edizioni, abbiamo avuto parecchi nuovi proficui contatti.
Avete a che fare in questi mesi con una richiesta debole o forte? Ci sono differenze tra i diversi settori utilizzatori che servite e le diverse aree geografiche?
Purtroppo il 2024 è un anno molto difficile, a causa delle guerre e delle tensioni internazionali. La debolezza dei prezzi, che sono in costante diminuzione; una crisi economica che coinvolge non solo l’Europa ma anche il Far East e, in ultimo, settori trainanti come l'automotive e l'edilizia che stanno vivendo uno dei peggiori momenti storici, penalizzano in maniera rilevante il settore siderurgico. Noi oggi constatiamo un consumo apparente molto debole, mentre per i nostri clienti industry le quantità lavorate sono sostanzialmente stabili. In crescita, invece, il settore delle infrastrutture. In particolare, quest'anno i Paesi forti come Germania e Francia stanno soffrendo maggiormente rispetto all'Italia che, seppur penalizzata dall'automotive, in percentuale perde meno.
Se e come il trend emergente della regionalizzazione dei mercati siderurgici sta influenzando la vostra catena di approvvigionamento di materia prima?
RSB Group (Profil Center, LCP, Pro-Rsb) è una realtà che consuma circa 40mila tonnellate l’anno, quindi per noi l'acquisto non risulta particolarmente difficile. Difficile è trovare il prezzo giusto per poter competere, quindi sicuramente i dazi e le quote limitate ci chiudono alcune opportunità speculative.
L’acciaio europeo sta investendo massicce risorse in decarbonizzazione e riduzione del proprio impatto ambientale. Quali sono i vostri obiettivi e progetti in ambito ESG?
Viene messa particolare attenzione ai temi green soprattutto dal 2016, quando abbiamo iniziato un percorso di rinnovamento, a partire dalle infrastrutture per arrivare ai processi produttivi. Essendo produttori di profilati formati a freddo non abbiamo alcun tipo di emissioni e le nostre linee non sono energivore, usiamo olii emulsivi in percentuali sotto il 3% e sono tutti eco-sostenibili. Al fornitore di energia chiediamo un certificato che attesti l'utilizzo prevalente di fonti rinnovabili, i fornitori di materia prima a breve dovranno adeguarsi al CBAM, quindi riteniamo di essere sulla strada giusta per la prossima certificazione.
Elisa Bonomelli
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