4 novembre 2024 Translated by Deepl
È un settore iperspecializzato e di nicchia, quello degli acciai speciali di qualità forgiati, rifusi e fucinati. «Ha retto sicuramente molto meglio rispetto alla debolezza generale dell’economia», ma è reduce da un secondo trimestre da dimenticare. «Il periodo aprile-giugno è stato pessimo. Oserei dire che giugno è stato il peggior mese della storia di Rubiera Special Steel». Parola di Federico Galperti, amministratore delegato dell’azienda e membro della famiglia Galperti, proprietaria della ISMF Holding. «I prezzi – ha continuato - sono sotto una fortissima pressione, perché mancano i volumi». Ma se il mercato è debole, ormai la crisi dura da troppi mesi e basterebbe una scintilla per farlo ripartire.
«Da luglio effettivamente si sono mossi i nostri mercati, quindi l’oil & gas, il power generation, il mondo degli acciai rifusi. Qui stiamo producendo al 90% della nostra capacità negli ultimi tre mesi» e «abbiamo contratti che arrivano anche fino a luglio 2025, segno che è stato un anno molto buono per questa divisione». Come sempre accade poi per questi settori, settembre ha visto un certo risveglio della domanda. E l’Italia è in vantaggio rispetto al resto d’Europa, «perché le forge stanno ancora lavorando, servendo maggiormente oil & gas e power generation. Stanno avendo invece molta difficoltà in particolare quelle tedesche, perché sono correlate al mondo dell’automotive e della meccanica, che sono veramente ai minimi storici, in una delle crisi più lunghe e difficili che abbiano mai affrontato. Lo stesso vale per l’eolico. A parte i problemi avuti da alcuni player importanti, il settore sta subendo il peso dell’import dalla Cina che fa concorrenza ai materiali europei», unito allo stress delle politiche industriali e ambientali europee «portate alla follia, a mio avviso, che stanno complicando la vita all’industria in modo incredibile, senza che vi sia una vera tutela dai prodotti che arrivano dall’estero».
Ma quali sono, dunque, le prospettive a breve? «Mi aspetto – ha detto Galperti - che nella prima parte del 2025 assisteremo a dinamiche simili a quest’ultimo tratto di 2024. Non vedo ancora la possibilità di uno scossone. Spero, ma ci sono ancora troppe insicurezze geopolitiche per azzardare previsioni, in una ripresa nel Q2».
Così si chiuderebbe quel mini-ciclo di crisi che per Rubiera Special Steel è cominciato proprio nel secondo trimestre 2024. Quanto ai prezzi, «non ho dubbi sul fatto che abbiamo toccato il fondo. Gli acciai speciali di nostra produzione – ha spiegato Galperti - stanno raggiungendo livelli di marginalità estremamente negativa. Non penso si possa scendere ancora. Anzi, ci sono molti fattori che influenzano il prezzo e bolle che stanno per scoppiare: non appena ripartirà la domanda, il prezzo potrà esplodere. C’è per esempio una criticità fortissima sul rottame. Già adesso stiamo vedendo richieste di aumenti di prezzo da parte dei commercianti, perché manca proprio la materia prima».
È in questo contesto che Rubiera Special Steel sta lavorando anche al progetto di rilancio della ex ACP, l’acciaieria di Cividate al Piano (Bg), ferma da oltre due anni. Acquisita lo scorso marzo in un’operazione da circa 10 milioni di euro, è ora oggetto di un piano di investimenti da circa 30 milioni di euro. «Stiamo raccogliendo le informazioni dai fornitori; preparando le specifiche tecniche degli investimenti; portando avanti le pratiche ambientali e di sicurezza. Tutto questo lavoro sta occupando più tempo di quanto pronosticato – ha spiegato Galperti -, ma siamo a buon punto e comunque in linea con i nostri piani: avviare la produzione tra fine 2025 e inizio 2026».
Anche di questo complesso progetto si parlerà senza dubbio a Made in Steel 2025 allo stand di Rubiera Special Steel. «Non abbiamo partecipato all’evento negli ultimi due anni, non vedendo una correlazione diretta con l’incremento delle vendite. Ma ci siamo dovuti ricredere – ha detto l’amministratore delegato di Rubiera Special Steel -: è un momento di prestigio, un simbolo per il nostro settore, un momento di incontro di affermati e rilevanti player. Abbiamo visto la presenza e l’apprezzamento dei clienti. Abbiamo capito che è un momento importante per l’immagine dell’azienda e che dovevamo assolutamente tornare». Ciò unito al fatto che, come detto, «avremo anche un’importante novità da presentare, il nostro nuovo sito di Cividate al Piano».
Elisa Bonomelli
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