
Metinvest Adria, firmato l'accordo con i sindacati sull'occupazione
Oggi alla Farnesina la firma dell’accordo di programma
10 luglio 2025 Translated by Deepl
PIOMBINO (Li) – Ore decisive per il progetto Metinvest-Danieli di realizzare a Piombino un’acciaieria elettrica e un impianto in continuo per la produzione di 2,7 milioni di tonnellate di coils all’anno con un investimento di 2,5 miliardi di euro. È stato firmato al ministero delle Imprese e dello Sviluppo economico, in un nuovo incontro con i sindacati, l'accordo sulla gestione del passaggio di tutti i lavoratori inattivi, attualmente in forza a Jsw Steel Italy, al gruppo italo-ucraino. Ieri pomeriggio, al termine di un’assemblea alla quale hanno partecipato i segretari nazionali Valerio D’Alò (Fim), Loris Scarpa (Fiom) e Guglielmo Gambardella (Uilm), i lavoratori avevano espresso al 99% il proprio consenso sugli 8 punti dell’intesa, inserendo garanzie sugli ammortizzatori sociali che si renderanno necessari in attesa delle prime assunzioni da parte di Metinvest Adria che dovrebbero essere avviate già dal prossimo anno per concludersi, per circa 800 lavoratori, entro la fine del 2028.
La firma dell’accordo di programma tra vari ministeri, la Regione Toscana, il Comune di Piombino, l’Autorità portuale e Metinvest Adria, di cui l’accordo sindacale è parte integrante, è prevista alla Farnesina questo pomeriggio alle 17, durante l’incontro bilaterale tra il governo italiano e quello ucraino.
La costruzione della nuova acciaieria è prevista nella zona di Ischia di Crociano, lontana dal centro urbano, a fianco dello stabilimento Tenaris Dalmine, dove attualmente sorgono i laminatoi inattivi di Jsw per vergella e barre, che saranno demoliti da Metinvest Adria. Quest’ultima provvederà direttamente alle bonifiche dei terreni, compresa la discarica abusiva di 36 ettari oggetto di un sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.
I nuovi impianti occuperanno circa 260 ettari, contro i 900 prima a disposizione del vecchio ciclo integrale. Previsti due forni elettrici ad arco da 190 tonnellate ciascuno, affiancati da una colata continua e da un laminatoio a 3-5 gabbie in grado di produrre una vasta gamma di acciai piani che andranno da uno spessore di 0,8 a 25,4 mm, con una larghezza massima del nastro di 2.134 mm.
Dal punto di vista ambientale, le emissioni di CO₂ attese si attesteranno su valori di poco superiori a 200 kg per tonnellata di acciaio, 10 volte inferiori rispetto a quelli dei vecchi impianti a ciclo integrale e 35 volte inferiore alla media degli impianti similari realizzati in Europa negli ultimi dieci anni. Previsti accorgimenti per il risparmio energetico e quello delle acque, utilizzando impianti di riciclo già esistenti e il trattamento di acqua di mare.
Parte essenziale del progetto, per quanto riguarda gli impegni pubblici, sarà quello dell’adeguamento delle infrastrutture viarie, ferroviarie e portuali. L’accordo di programma contiene l’impegno a realizzare una nuova banchina con uno stanziamento di 157 milioni.
Previste clausole di risoluzione nel caso di mancato rispetto sia della parte privata che di quella pubblica, previa diffida ad adempiere in tempi ragionevoli. Il controllo sul cronoprogramma del piano industriale sarà affidato ad un comitato esecutivo presieduto dal Mimit. Sarà valutato dal ministero il preminente interesse nazionale del piano industriale che, in forza del decreto-legge 104 del 10 agosto 2023, potrebbe portare alla nomina da parte del Consiglio dei ministri, d’intesa con il presidente della Regione, di un commissario straordinario di Governo per assicurare l’efficace coordinamento degli interventi previsti nell’accordo.

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