26 maggio 2022 Translated by Deepl
TERNI - La Fim Cisl si conferma il sindacato più rappresentativo all'interno di Acciai Speciali Terni: alle elezioni per il rinnovo delle RSU, che si sono svolte da lunedì a ieri, ha infatti ottenuto oltre 740 voti, conquistando un terzo dei delegati che compongono il parlamentino dello stabilimento. Ne avrà dunque 9 su 27, 7 nel collegio operai e 2 in quello degli impiegati. Un risultato però in calo rispetto all'ultima tornata del 2017 - quando i seggi ottenuti dalla stessa sigla erano stati 11 - e del quale sembra aver giovato in particolare la Uilm. Per un solo voto di scarto sulla Fiom (527 preferenze contro 526), diventa infatti la seconda forza sindacale del sito.
Sia Uilm che Fiom, nello specifico, hanno ottenuto 7 delegati, guadagnandone rispettivamente due e uno in confronto al precedente rinnovo (da riassegnare c'era anche il seggio dell'Usb, che non si è presentata a queste elezioni). Invariati i risultati per le altre due sigle sindacali candidate, la Fismic Confsal e l'Ugl Metalmeccanici, che mantengono tre e un delegato.
La conferma del primato in AST fa esultare la Cisl Umbria che, tramite il segretario generale Angelo Manzotti e quello regionale Riccardo Marcelli (coordinatore del territorio Terni-Orvieto), sottolinea in una nota «l'importante risultato ottenuto» dalla categoria «in un momento difficile, che ha visto delle grosse novità, prima tra tutti l’acquisizione del sito da parte del cavalier Arvedi». Per Manzotti e Marcelli la Fim Cisl, guidata dal segretario Simone Liti, «è sempre stata attenta ai bisogni dei lavoratori e ha basato il proprio lavoro sulla contrattazione e sul dialogo per tutelare gli operai e gli impiegati di questa realtà produttiva che incide notevolmente sull’economia non solo della città di Terni, ma dell’interno territorio regionale. Con questo risultato - concludono i segretari - si conferma la validità del gioco di squadra».
Dalle urne sono emersi anche i 12 delegati RLS: quattro saranno della Fim, tre ciascuno di Uilm e Fiom e due della Fismic. Alta, come in passato, l'affluenza al voto, visto che ha espresso la propria preferenza il 94,1% dei circa 2.270 aventi diritto, con una punta del 95,7% tra gli operai. Un dato che conferma quanto l'appuntamento fosse sentito in fabbrica, a quasi cinque anni dall'ultimo rinnovo e in prospettiva dell'avvio del confronto sindacale con il gruppo Arvedi nel merito del nuovo piano industriale di AST.
Ludovica Rossi
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