30 marzo 2020
Federpetroli lancia l’allarme e chiama ad «una forte resistenza ancora per qualche mese contro un player inaspettato chiamato Covid-19».
«L'Oil& Gas internazionale – dice il presidente Michele Marsiglia – ha dovuto rivedere investimenti, dividenti e piani di sviluppo, era inevitabile. Il surplus di greggio sia nella lavorazione delle raffinerie in tutto il mondo che nei depositi di stoccaggio fa fatica ad essere smaltito e venduto. Con il greggio che oscilla intorno ai 20 dollari al barile tanti investimenti non possono essere più supportati e l'arco temporale di attesa, ormai è minimo. Nel breve assisteremo a grandi cambiamenti sugli scenari geopolitici per le nuove quote di mercato petrolifere».
Marsiglia ricorda che «un prezzo del greggio in forte caduta non era previsto nei piani annuali di investimento sul presente e sul futuro, almeno nell'arco temporale di 3 anni, mentre ci siamo trovati a fare i conti con questa anomala situazione sociale e di mercato. La rete Carburanti in questo momento è dove riscontriamo la perdita maggiore se si parla di consumo. La fotografia è internazionale ma se parliamo di Italia l'erogato è sceso di oltre l'80% dai flussi giornalieri pre-epidemia. La situazione e disastrosa».
8 novembre 2024
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