3 marzo 2020
«Gran parte delle imprese siderurgiche italiane hanno un buon rapporto con l’ambiente perché, penso a realtà come quelle di Brescia ma non solo, riusano molto rottame ed un imprenditore di settore come Giuseppe Pasini, peraltro candidato alla presidenza di Confindustria, ha detto che sarà necessario che si vada nella direzione che porti le aziende a fare riferimento solo alle energie rinnovabili».
A dirlo, stamattina nel corso di un webinar organizzato dall'Istituto per i valori d'impresa (ISVI) e che aveva come tema “Il Manifesto di Assisi - Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”, è stato Ermete Realacci (nella foto), presidente della fondazione Symbola e che del “Manifesto” è tra promotori.
Realacci ha anche ricordato che «un terzo delle imprese manifatturiere italiane hanno investito in iniziative in qualche modo correlate con la salvaguardia dell’ambiente e sono quelle che vanno meglio sotto il profilo economico. Questo – ha chiosato – significa che essere buoni alla fine conviene».
Quanto all’Europa, secondo il presidente di Symbola, «ha bisogno di una nuova missione e la risposta alla crisi climatica può essere questa, perché un’economia che scommette sull’ambiente e sulla bellezza è vincente in Italia come in Europa».
Il “Manifesto di Assisi”, a questo proposito, ha detto Realacci, «rappresenta uno sforzo per rendere chiaro il nostro messaggio, che è quello che un’economia a misura d’uomo e contro la crisi climatica si può realizzare partendo dalla coesione sociale e dal senso di comunità, dalla lotta alle diseguaglianza nella distribuzione delle risorse, alla burocrazia e puntando a ridurre la distanza del sud dal resto del Paese».
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