20 gennaio 2020
Si attende ancora il deposito delle repliche dei Commissari ex Ilva alla memoria di ArcelorMittal nell’ambito del contenzioso legale per la rescissione dell’affitto del siderurgico. In mattinata però i pm Stefano Civardi e Mauro Clerici e il Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, titolari dell’inchiesta penale avviata dalla Procura di Milano nei confronti di ArcelorMittal, hanno depositato le proprie controdeduzioni.
Documenti in cui viene ribadito come secondo i magistrati all'azienda «sfugge il concetto di interesse pubblico», per questo motivo, nel chiedere l’estromissione dei pm dal contenzioso civile con l’ex Ilva «non riesce in concreto a rappresentarsi l’interesse perseguito da questo ufficio né a comprendere la richiesta fatta in sede cautelare. Si ricorda infatti come il recesso dai contratti di affitto (…) arrechi un irreparabile nocumento ad impianti industriali strategici a presidio della cui integrità sono facilmente invocabili anche norme sanzionatorie penali».
Questo uno stralcio della memoria depositata. Per i pm «il ricorso della Procura della Repubblica è pienamente ammissibile e coerente con i doveri dell’Ufficio in quanto nel procedimento ci sono interessi pubblici coinvolti sotto il profilo della tutela dell’ambiente, dell’occupazione, degli impianti strategici per l’economia nazionale».
I giudici sottolineano come la giurisprudenza riconosca «l’utilizzabilità degli elementi di prova assunti nel corso del procedimento penale come prova atipica, con pieno ingresso nel novero degli elementi valutabili dal giudicante nel contenzioso civile».
La «frase presente nella memoria depositata a dicembre da ArcelorMittal nella causa civile con l’ex Ilva per sostenere che la Procura possa versare in un giudizio civile (…) elementi istruttori acquisiti al di fuori di ogni contraddittorio (e di ogni competenza) nonché del controllo del giudice civile è evenienza, a nostra memoria, mai verificatasi in Italia e, per quanto si sappia, in alcuno Stato di diritto - come si legge nella memoria dei pm - è il portato di un artifizio retorico eccessivamente spinto, o denota scarsa memoria».
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