27 giugno 2016
COSTA VOLPINO (Bg) - Una serata nell’arte, nell’eleganza. È questo il regalo che Forni Industriali Bendotti, storica azienda di Costa Volpino, ha offerto a clienti, fornitori, collaboratori ed alla cittadinanza per festeggiare il primo centenario.
Ad accompagnare gli ospiti all’interno dell’azienda vi era una lunga passerella arancione, un chiaro richiamo all’arte di Christo ed alle sue Floating piers, ma anche un riaffermare una volta di più il colore scelto nei sui 100 anni di storia per animare il proprio brand. Un tocco di colore capace di rendere evidenti sin dall’ingresso le premesse di festa dell’appuntamento. Aperti i portoni, ecco intravedersi un migliaio di persone che, sedute, assistevano appassionate e coinvolte al concerto ed all’esibizione del pianista jazz Stefano Bollani capace, attraverso il proprio genio musicale, di trasportare nel suo mondo anche coloro meno avvezzi al genere musicale.
Una musica, un’armonia che riempiva i capannoni regalando agli invitati una serata unica. Intorno al palco, frammenti di forni a barre mobili e di quell’attività industriale che ogni giorno scandisce le ore nella fabbrica di Costa Volpino (Bg).
Eventi come questi rendono evidente che, a volte, la musica e l’arte possono trovare spazio anche nelle più manifatturiere delle industrie, a patto di trovare aziende illuminate ed innovative, capaci di affiancare ad una tradizione una visione del mondo nuova, diversa, dove anche la comunicazione ed il marketing trovano ampio spazio.
L’evento è stato anche l’occasione per ripercorrere le collaborazioni e contaminazioni artistiche che Forni industriali Bendotti ha saputo instaurare nel corso degli anni, a partire dalla partnership 2015 con il fotografo francese Vincent Bousserez. E poi ancora, con altri artisti tra i quali Giordano Redaelli, Franca Ghitti, Graziano Gregori, Mauro Staccioli, P. Lion, Maurizio Galimberti. Fino ad arrivare a venerdì sera. Dove le note e l’energia del compositore Stefano Bollani erano in grado di conferire un’acustica nuova e particolare a carroponti e muletti, al punto quasi dal trasformare anch’essi in strumenti musicali.
In un’industria che apre le sue porte al territorio, alle persone, all’uomo e diventa arte. Anche quando compie cent’anni.
Di seguito alcuni video-estratti dell'evento
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