30 ottobre 2014
Brescia – Il comparto dell’acciaio, a livello mondiale, soffre per una scarsa redditività. E, in questo panorama, l’Europa appare come il malato più grave. Questo il succo dell’analisi di Gianfranco Tosini, responsabile dell’Ufficio Studi Siderweb, durante la sesta edizione di Bilanci d’Acciaio, evento che si è tenuto oggi a Brescia.
«Il basso livello di redditività industriale è un problema globale – ha detto -: l’ebit medio sui ricavi per i primi 50 gruppi mondiali è del 4,0%, un livello insufficiente a garantire gli investimenti futuri. Per l’Europa, addirittura, siamo allo 0,7% e a perdite cumulate nel 2013 per 4,3 miliardi di euro, un risultati critico». Inoltre, le aziende europee appaiono mediamente sottocapitalizzate rispetto ai concorrenti internazionali. Per ciò che concerne l’Italia, invece, «in alcuni comparti, specialmente i piani, gli operatori soffrono maggiormente rispetto ai concorrenti continentali, mentre nei lunghi la situazione appare migliore e nei tubi le performance sono nettamente al di sopra della media». Nella distribuzione e nei centri di servizio, l’Italia ottiene risultati simili a quelli europei.
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Un momento della relazione di Tosini |
Stefano Ferrari
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