Scopri
Siderweb
Prova Gratuita 
I nostri video

Aprile e maggio mettono le ali alla siderurgia

Sui mercati finanziari risultati eccellenti nel secondo trimestre

Con la fine del secondo trimestre 2021 è tempo di tirare le somme per lo Steel Stock Index di siderweb, analizzando l’andamento sui mercati finanziari dei principali produttori siderurgici del globo.
Dal grafico sottostante possiamo evincere che il settore siderurgico abbia vissuto in borsa un ottimo trimestre in termini di crescita. Sebbene l’indice di siderweb e l’Iron&Steel Index (che fa parte del Dow Jones), essendo composti da meno titoli, mostrino una volatilità maggiore rispetto agli indici delle singole borse, i loro picchi verso l’alto riflettono i movimenti delle compagnie siderurgiche di tutto il mondo che da un lato stanno vivendo un incoraggiante periodo storico grazie all’incremento della domanda e dei consumi e dall’altro hanno visto i loro conti risanarsi. Venendo ai numeri di questo secondo trimestre del 2021, l’Iron&Steel Index è cresciuto del 12,49% mostrando l’incremento più marcato, mentre lo Steel Stock Index ha migliorato il proprio rendimento dell’8,89%. Tra le aziende del nostro paniere, sono 35 quelle che hanno guadagnato valore tra aprile e giugno e costituiscono il 63% del totale delle società analizzate. Di contro, 21 hanno perso terreno anche se, come vedremo in seguito, l’ordine di grandezza dei cali è molto inferiore a quello delle variazioni positive.
050721

Nonostante tutti gli altri cinque indici analizzati abbiano migliorato il loro rendimento, in questi tre mesi alcuni di loro hanno vissuto alti e bassi continui. È il caso del FTSE MIB, che mostra nel trimestre la crescita minore (+1,18%) dovuta al periodo di saliscendi delle ultime settimane. Un altro indice che è sceso in rendimento negativo nel mese di aprile, ma ha poi saputo recuperare, è l’SSE Shanghai che registra un aumento del 3,07%. Più 3,00%, invece, per l’Eurostoxx, che insieme al NYSE (+5,02%) è l’indicatore che mostra i risultati trimestrali più costanti. Il DJ, infine, ha subito diverse inversioni di tendenza scendendo quasi sotto la media di aprile due settimane fa, ma recuperando bene negli scorsi dieci giorni ha chiuso il trimestre a +3,93%.

050721 

Euro, dollaro e yuan cinese
Sul fronte dei tassi di cambio delle tre principali valute del paniere di siderweb le variazioni del secondo trimestre dell’anno sono state alquanto impercettibili. Nel complesso le valute si mantengono stabili, con un leggero apprezzamento della valuta cinese nei confronti del dollaro ed uno ancora più modesto rispetto all’euro. Quest’ultimo ha guadagnato invece valore sulla valuta americana. Questa relativa stabilità dei tassi consente di svolgere un’analisi relativamente libera dalle implicazioni che potrebbe includere una più ampia oscillazione di questa variabile.
All’interno del paniere del dollaro, sei titoli hanno perso valore, mentre dieci hanno performato positivamente portando il tasso medio di crescita ad un 13,50%. Come abbiamo visto in queste settimane, diversi istituti di credito o analisti di borsa stimano ci sia da scommettere sulle aziende americane e questi consigli hanno sicuramente influito sugli incrementi che stiamo commentando. Nonostante ciò, la miglior azienda tra quelle quotate in dollari è indiana. Si tratta infatti di JSW Steel Limited, molto attiva nella lotta all’emergenza sanitaria ancora in atto nel Paese e molto operativa anche sul lato produttivo. Il suo titolo ha guadagnato in tre mesi il 54,03%, ma ciò non basta a farla entrare sul podio in «top3».
All’interno dell’area euro i cali superano invece gli incrementi (sei contro quattro). Il rendimento medio delle nove società, se escludiamo Vallourec che ha operato una ricapitalizzazione perdendo tre quarti del suo valore, è praticamente in pareggio rispetto a quello di fine marzo (+0,16%). Le variazioni percentuali di queste aziende, più che ad un’analisi trimestrale, fanno pensare a quelle di una normale rilevazione settimanale.
Risultato contenuto anche quello dello yuan cinese, dove quattro aziende su sei hanno subito una decrescita. Per fortuna c’è Xinjiang Bayi, entrata più di una volta nelle nostre classifiche settimanali, che ha incrementato il suo valore per poco più della metà ed ha portato il rendimento medio delle sei società cinesi ad un +4,81% che poco riflette il vero andamento borsistico di questi produttori.
Durante il periodo dicembre-marzo le aziende del paniere che avevano perso valore si potevano contare sulle dita di una mano e mostravano cali minimi. Chi invece aveva corso nella prima parte dell’anno registrava incrementi sull’ordine del 35-40%. In questo trimestre, la situazione è alquanto cambiata: sul versante delle discese possiamo dire che esse sono aumentate sia in numero che in valore, mentre se ci concentriamo sulle aziende in crescita esse sono sì diminuite, ma al loro interno vi sono picchi di valore impressionanti. 

Top performers
La «top3» trimestrale premia solamente aziende del Medio ed Estremo Oriente che hanno saputo cavalcare l’onda del caro-acciaio e della fiducia dei mercati nella ripresa economica. Dopo essersi ritagliata notevole spazio nelle ultime classifiche settimanali, la turca Ozbal Celik Boru Sanayi risulta essere anche il titolo con l’incremento maggiore di questo trimestre: il suo valore è infatti quasi raddoppiato (+87,82%) ed è ora nel momento di massimo storico. Stupisce anche notare che questa impennata si è realizzata totalmente nel mese di giugno, dopo che a maggio l’azione si era mantenuta sui valori del mese precedente. Secondo gli analisti di borsa, il titolo rimane ancora un rating buy. Per la seconda posizione ci spostiamo leggermente più ad est dove Steel Authority of India ha accresciuto il valore delle sue azioni del 70,38%. Attualmente l’azienda non si trova nemmeno nel suo periodo di massimo storico ed ha anzi anche perso valore rispetto al picco che aveva conosciuto ad inizio maggio. Come abbiamo visto anche dall’analisi di JSW in precedenza, l’India ha performato particolarmente bene negli ultimi mesi risuperando anche il Giappone come secondo produttore di acciaio mondiale e punta a tornare ad essere una grande potenza sulla scena siderurgica globale post-pandemica. Chiude la classifica trimestrale un’altra conoscenza delle nostre rilevazioni, la coreana Dongkuk Steel Mill che registra un +63,84%. Le azioni del produttore dell’Estremo Oriente hanno avuto un boom ad aprile che hanno portato la società ad un new normal intorno ai suoi livelli di massimo storico dai quali non ha più avuto grandi sbalzi di valore.

I «peggiori della classe»
La «flop3» trimestrale si concentra invece in occidente partendo dalla francese Vallourec che, come abbiamo descritto qualche settimana fa, ha operato un aumento di capitale emettendo azioni con uno sconto dell’80% rispetto al loro valore del 1 giugno. La mossa di riassetto finanziario non sembra ancora aver sortito gli effetti desiderati che potrebbero però manifestarsi nel lungo termine. Segue un’altra europea, la tedesca ThyssenKrupp con un -19,95%. Da aprile a giugno, il produttore europeo ha perso un quinto del suo valore viaggiando tra settimane di rialzi e ribassi. Questi ultimi però si sono manifestati in misura maggiore ed hanno fatto perdere terreno alla società. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalle manovre che metteranno in atto i governi europei per investire nella ripresa economica e finanziaria. Infine, perde il 13,86% Arabian Pipes che però, dopo questo trimestre, dovremo salutare in quanto il tubificio saudita non è più quotato sui mercati finanziari.   

050721

Rimandati a settembre
Infine, vi sono quattro aziende che si sono mantenute stabili durante il corso del trimestre: le prime tre sono quotate in dollari e parliamo di Allegheny Technologies (-0,86%), Ternium (-0,23%) e US Steel (-0,08%). Tutti e tre i titoli hanno avuto un andamento a parabola che ha seguito quello dell’indice di siderweb, che li aveva portati a crescere durante il mese di aprile per poi tornare ai livelli di fine marzo. Infine, anche l’europea Saltzgitter ha mantenuto il valore di fine marzo (-0,40%) seguendo le medesime dinamiche.

Nel complesso, possiamo concludere dicendo che lo Steel Stock Index di siderweb ha avuto un andamento positivo in questo trimestre e che gli alti sono stati molto più frequenti dei bassi. Aprile e maggio sono stati costantemente in crescita, mentre giugno ha lievemente frenato gli entusiasmi. Il rincaro delle materie prime e l’impennata dei fatturati dei produttori siderurgici sta continuando, le misure d’investimento da parte dei governi favoriranno il consumo d’acciaio ed il settore potrebbe essere visto sempre più dagli investitori come una sicurezza in cui riporre i propri risparmi.

050721


Borsa: il settore siderurgico torna a crescere

Diffusa ripresa finanziaria tra i produttori di tutto il globo

di Alberto Fogazzi
Altre News

Lascia un Commento



“Non misuro il successo di un uomo da quanto arriva in alto, ma da come si riprende quando tocca il fondo”

George S. Patton

DOSSIER

Dossier

Futura Expo 2023

Acciaio ancora protagonista di sostenibilità

ARTICOLI SIMILI

Borsa: il settore siderurgico torna a crescere

Diffusa ripresa finanziaria tra i produttori di tutto il globo

di Alberto Fogazzi

Prezzi siderweb: movimenti contenuti

Carbonio scende leggermente, inox in aumento

di Stefano Ferrari

Fornasini: «Scenario fragile e incerto»

Si è ridotto però il potenziale ribassista dei prezzi dei prodotti siderurgici

di Stefano Gennari

Cina: export 2023 verso i massimi degli ultimi sette anni

Nell'intero anno le esportazioni di acciaio dal Paese potrebbero raggiungere i 77 milioni di tonnellate

di Stefano Gennari

Cina, l'acciaio nel 2022

Diminuisce ancora la produzione e cala sensibilmente la redditività delle imprese 1/2

di Gianfranco Tosini
Altre News

MERCATI

SPECIALI

Speciali

Speciale Congiuntura 2023

Produzione, commercio, prezzi: le analisi dei dati e dell'andamento dell'acciaio nel 2023 a cura dell'Ufficio Studi siderweb.

Altri Speciali

Riciclo imballaggi

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»
A cura di Federico Fusca

RICREA: «Superato approccio ideologico della normativa imballaggi Ue»

Una sola richiesta: «Uniformare i sistemi di calcolo delle quantità riciclate per raggiungere i target comuni»